La pioggia è arrivata
Saliti fiumi e laghi
«Manna per i campi»

Siccità Il lago di Como ha guadagnato 15 centimetri Ma preoccupano le prospettive, anche per l’Adda I timori per le attività dell’Indomita River

Annunciata, temuta dagli operatori turistici cui tutto sommato è andata bene nonostante le previsioni, attesa da tutti gli altri, l’ondata di maltempo che ha interessato tutto il Nord e dunque anche la provincia di Sondrio, a partire dalla vigilia del 25 aprile ha portato non soltanto la tanto attesa pioggia, peraltro quasi esclusivamente nella notte tra sabato e domenica, ma anche una nuova imbiancata di neve sui rilievi alpini.

La neve

Una boccata d’ossigeno intanto, nella speranza che non si tratti di precipitazioni isolate, per l’agricoltura, per i bacini di raccolta degli impianti idroelettrici, per la pesca e anche per gli sport fluviali. Anche questi ultimi potrebbero infatti risentire degli effetti della stagione invernale più secca degli ultimi anni.

«Se dovessimo limitarci a valutare la neve che non è caduta in tutta la stagione - dice Benedetto Del Zoppo, presidente dell’Indomita river che si occupa di rafting, canoa, hydrospeed e canyoning lungo i corsi d’acqua provinciali - allora dovremmo dire sicuramente che navigare da qui in avanti non sarà facile. Ma noi vogliamo essere fiduciosi sperando che le piogge primaverili compensino un po’ quello che è mancato in inverno». Anche perché in gioco c’è tanto: a luglio la Valtellina ospiterà una tappa dell’Euro cup di rafting e i livelli di acqua nell’Adda sono dirimenti.

Intanto comunque le piogge dei giorni scorsi qualche effetto positivo l’hanno già sortito. Basta guardare i dati delle altezze idrometriche del lago di Como per capirlo: dai -31,4 cm del 13 aprile il Lario è passato ai -15,3 cm di ieri, sempre sotto la media, ma anche un po’ più lontano dal minimo storico di -39 centimetri. Anche il livello idrometrico del Po è salito di 1,2 metri in un solo giorno per effetto del maltempo con la caduta di pioggia e la neve secondo il monitoraggio effettuato dalla Coldiretti il 25 aprile.

I dati

I dati dell’Arpa Lombardia relativi alle precipitazioni accumulate in città, nella stazione di piazzale Fojanini in particolare, riportano 20 mm di pioggia accumulata sabato 23 con un valore massimo di 4,6 mm (dati simili a quelli del primo aprile), 3,4 mm domenica 24 con un massimo di 1,6 mm e 1,2 mm lunedì 25 aprile con un massimo di 0,6 mm. E ieri dal cielo sono scese solo rare gocce in tutta la giornata.

«L’arrivo della pioggia è manna dal cielo per tutte le coltivazioni che hanno bisogno di acqua per crescere - il commento di Coldiretti -. La situazione resta purtroppo ancora preoccupante in un 2022 segnato fino ad ora da precipitazioni praticamente dimezzate con i cambiamenti climatici che ne hanno modificato soprattutto la distribuzione». L’emergenza siccità, a anche a causa dell’effetto dei cambiamenti climatici in atto, comunque non è finita.

Il problema si sta mostrando in tutta la sua gravità in questo periodo, ma ha radici profonde. Il trend si protrae ormai da anni. Basti pensare che nel periodo compreso tra il 2018 e il 2020 in Europa sono state registrate condizioni climatiche calde e secche con eventi atmosferici eccezionali. Si tratta del peggiore dato - per intensità e durata - dal 1766 a oggi.

E le previsioni meteo per i prossimi giorni, almeno fino a domenica mattina, raccontano di cieli nuovamente soleggiati e temperature in aumento sulla Valtellina e su gran parte della Lombardia.

Soltanto a partire da domenica pomeriggio - ma ci sono ancora ampi margini di cambiamento - sono previste nuove piogge che, a tratti, dovrebbero interessare tutta la prossima settimana.

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