La frana in centro
Muro sotto accusa
Ancora sette sfollati

Via Fracaiolo Mobilitato l’Ufficio tecnico del Comune

Potrebbe nascere un vero e proprio contenzioso dopo lo smottamento che poco dopo le 5 di martedì mattina ha lambito alcune case in via Fracaiolo a Sondrio.

Tanto che, al momento, non risulta essere stato nominato un geologo che si occupi dei rilievi necessari ad accertare cosa sia accaduto e quali siano le reali condizioni del versante da cui sono franati cinquanta metri cubi di materiale terroso e roccioso. Al momento della questione si sta occupando l’Ufficio tecnico del Comune di Sondrio. Lo smottamento, infatti, si è staccato da una parete terrazzata privata ed è finito nel Malleretto, senza provocare fortunatamente danni né alle persone né alle case, ma il rischio è stato grande.

Parlavamo di contenzioso, perché al momento non si può escludere che la causa della frana sia, almeno in parte, imputabile alla realizzazione di un terrapieno al di sopra della zona colpita, in via Fracaiolo. E in vista di un possibile problema, anche legale, il geologo che era stato individuato per i rilievi, Giovanni Songini, si è dovuto in qualche modo astenere dall’incarico per evitare un eventuale conflitto di interesse: il suo studio professionale “Studio 4”, infatti, in passato si era occupato di una consulenza per conto di uno dei privati coinvolti nella vicenda.

Tuttavia un’idea di quello che è successo può darcela il geologo Maurizio Azzola, che abita in zona e martedì mattina si è recato subito sul posto. «Il crollo del muro sovrastante ha trascinato a valle il materiale, arrivato fino al Malleretto – spiega Azzola, che però tiene a specificare di non essere stato incaricato dei rilievi e di non aver di conseguenza fatto accertamenti dettagliati -. Probabilmente le piogge hanno spinto da dietro i muri, ma occorre vedere se ci fossero, già in precedenza, altre criticità».

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