La camminata per Meriton e Gabriel, in seicento tra lacrime e commozione

Il lungo serpentone lungo i luoghi frequentati dai due quindicenni morti domenica travolti dal treno a Berbenno

Due ore, quattro chilometri, seicento persone, un solo pensiero: ricordare Meriton e Gabriel i due ragazzi di quindici anni morti domenica a Berbenno, travolti da un treno in corsa.

Un lungo e partecipato corteo quello voluto ieri dagli amici dei ragazzi, un serpentone che alle 17,30 si è snodato dal pattinodromo della Piastra per toccare, come in una sorta di laica via crucis, i luoghi che hanno visto più assiduamente la presenza di Meriton e Gabriel.

Ad aprire il corteo, fatto di altezze e colori diversi, di ragazzi abbracciati, per mano, ribelli o silenziosi, tanti con il cappuccio della felpa calato in testa, tre striscioni: “Non vi dimentico”, “Meri” e “Gabri”, tutti accompagnati da un cuore rosso e da un lungo applauso al momento della partenza.

Tra le fila, precedute dai City angels, dalla Polizia locale e dalle Forze dell’ordine, anche i sindaci di Sondrio Marco Scaramellini e Valerio Fumasoni di Berbenno, che subito dopo la tragedia aveva dichiarato il lutto cittadino, entrambi con la fascia tricolore, alcuni membri della giunta comunale (Francesca Canovi, Barbara Dell’Erba e Andrea Massera), il presidente del consiglio Maurizio Piasini e consiglieri sia di maggioranza che di opposizione.

La prima tappa davanti alla scuola media Sassi dove aveva studiato Meriton e sul cui cancello campeggia la scritta “Meriton, Gabriel forever” circondata da palloni da calcio e rugby e guantoni da boxe, gli sport che facevano i ragazzi. Attraversata la via Vanoni, il serpentone si è diretto verso il campus scolastico, all’istituto De Simoni dove Meriton studiava. Sui gradini d’ingresso è stato esposto lo striscione che, passando tra le due ali di folla per tornare su via Tonale, ha strappato un lungo applauso. Dal campus il corteo ha imboccato il vecchio sottopasso della stazione per dirigersi verso la Garberia.

In piazza Campello, davanti all’ingresso della sede municipale con le bandiere a mezz’asta, i due sindaci Scaramellini e Fumasoni hanno chiesto due minuti di silenzio per Meriton e Gabriel, Davanti a loro, dietro gli striscioni, il ventaglio variopinto dei ragazzi e di tutti coloro che hanno preso parte alla marcia. L’applauso che ha rotto il silenzio ha dato il nuovo via al corteo che passando per piazza Garibaldi, via De Simoni e viale Milano si è diretto alla scuola media Torelli dove studiava Gabriel. E dove all’esposizione degli striscioni è scattato un altro applauso.

La marcia si è conclusa al pattinodromo, da dove era partita quando il cielo era ancora chiaro. Soltanto che i sorrisi e l’esuberanza di un paio d’ore prima non c’erano più. Lacrime e tristezza per il commiato ai due ragazzi, lasciati liberi di volare via come i palloncini bianchi nel cielo nero.

© RIPRODUZIONE RISERVATA