Incidenti stradali, Prefettura capofila per la sicurezza

Il tavolo. Convocato nei giorni scorsi l’Osservatorio per approfondire il tema dopo i numerosi casi nazionali. Pasquariello: «Lavoreremo insieme agli enti locali».

Contro gli incidenti e per la sicurezza stradale la Prefettura studia un piano di interventi da mettere in campo insieme agli enti locali, alle forze dell’ordine e al mondo della scuola. Obiettivo, programmare dei «percorsi strategici condivisi» per prevenire i comportamenti a rischio che in provincia «rappresentano le principali cause di incidenti stradali con lesioni». A spiegarlo è il prefetto Salvatore Pasquariello, che dopo una riunione con le forze dell’ordine nei giorni scorsi ha deciso di convocare l’Osservatorio per l’incidentalità stradale – costituito all’interno della conferenza provinciale permanente – per approfondire un tema di cui si è parlato molto in queste settimane, in seguito ai drammatici casi registrati a livello nazionale.

L’occasione per avviare la discussione è stata una riunione tecnica di coordinamento delle forze dell’ordine che ha visto impegnato il prefetto insieme a questura, carabinieri, guardia di finanza e polizia stradale: «Tra i numerosi argomenti trattati – spiega una nota della Prefettura - è stata posta particolare attenzione alle iniziative volte alla prevenzione e al contrasto dell’incidentalità stradale. I recenti gravi episodi occorsi durante le trascorse festività su tutto il territorio nazionale hanno posto nuovamente in evidenza l’importanza di prevenire e contrastare con ogni mezzo possibile la perdita di vite umane conseguente agli incidenti stradali, fenomeno peraltro che appare sempre più spesso caratterizzato da comportamenti irresponsabili di singole persone che si pongono alla guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti».

Un campanello d’allarme era già suonato nei mesi scorsi, con l’analisi dei dati statistici Istat proposta dall’Aci di Sondrio: il report 2018 – il più recente - segnala infatti un aumento del numero di incidenti e di vittime sulle strade di Valtellina e Valchiavenna, in controtendenza rispetto alla media nazionale che registra una diminuzione di scontri, feriti e persone che hanno perso la vita. I dati 2018 per la provincia indicano infatti 454 incidenti contro i 439 del 2017, con 22 morti – lo stesso numero della provincia di Lecco – contro i 13 dell’anno precedente. Il 52% dei casi, secondo gli esperti dell’Aci, è dovuto a «guida distratta o mancato rispetto dei segnali», mentre la velocità eccessiva sta alla base del 15% degli incidenti: una percentuale che sale molto per gli scontri mortali, dovuti a questo comportamento nel 29% dei casi. E sul tema la Prefettura ha intenzione di sviluppare un lavoro su più livelli, coinvolgendo «tutti i soggetti istituzionali che possano fornire un valido contributo di analisi e di proposte operative», prosegue la nota.

«La complessità del fenomeno rende necessario assicurare sin da subito risposte di sistema – si legge nel documento del prefetto -, da sviluppare attraverso un approccio comprensivo e integrato. Andrà prioritariamente perseguita la messa a punto di percorsi strategici condivisi, con il coinvolgimento delle amministrazioni locali, da cui far discendere un quadro organico di interventi che possano concretamente risultare di ausilio nella prevenzione e nel contrasto di condotte che rappresentano le principali cause di incidenti stradali con lesioni».

E l’elenco è ampio: percorsi informativi, educazione alla guida sicura, controlli ad hoc, ma anche «revisione delle condizioni della viabilità e degli attraversamenti stradali».

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