In provincia
obbligo di vaccino
per 6.311 persone

I numeri Tanti sono i residenti over 50 non immunizzati Dal 15 febbraio al lavoro soltanto con Super green pass

Sono 6.311 coloro che hanno già 50 anni o che li compiranno entro il 15 giugno prossimo, interessati dall’obbligo vaccinale in provincia di Sondrio. Sia si tratti di lavoratori, sia di persone senza lavoro fisso, di disoccupati, oppure di pensionati.

L’unica differenza è data dal fatto che per i lavoratori l’obbligo di presentazione del super Green pass, ovvero del “lasciapassare” da vaccinazione, scatta dal 15 febbraio, in modo da dar loro il tempo di ricevere almeno la prima dose di vaccino e di lasciar trascorrere i 15 giorni necessari per l’ottenimento del “lasciapassare”, mentre, tutti gli altri dovranno vaccinarsi entro il 1° febbraio.

Chi viene trovato senza Green pass al lavoro rischia la multa da 600 euro a 1.500 euro, mentre nelle aziende pubbliche e private chi non fa rispettare l’obbligo rischia la multa da 400 a 1. 000 euro. Stessa sanzione per chi in uffici, negozi e mezzi di trasporto non ha il pass o non lo richiede.

Le fasce

Scendendo nel dettaglio delle fasce d’età interessate, sempre con riguardo a Valtellina e Valchiavenna, la maggiore è quella riferita ai 50-59enni tenuto conto che su un totale di 29.502 vaccinabili, a non ricevere neppure una dose sono in 2.781, mentre il 90,57% del totale ha ricevuto almeno la prima dose.

Scendono a 2.071 gli appartenenti alla fascia 60-69 anni, non ancora raggiunti neppure da una dose, su un totale di vaccinabili pari a 24.472, dei quali il 91,54% è coperto da almeno una dose, mentre sono 1.044 i 70-79enni ancora senza vaccino, su un totale di 18.675, con una copertura del 94,41%, e infine sono 415 gli over 80 non vaccinati neppure con una dose, sul totale di 14.415 aventi diritto.

In questa fascia la copertura almeno con prima dose è molto alta, del 97,12%, tenendo presente però che anche le coperture per seconde e terze dosi sono significative per le persone più anziane. Siamo infatti al 92% per seconda dose sugli over 80 e al 69% per terza, al 90% per seconda e al 51% per terza sulla fascia 70-79, e all’85% per seconda e al 40% per terza sulla fascia 60-69 anni. La copertura per seconda e terza dose, infine, sui 50-59 anni, è pari all’82 e al 32%.

I margini

Margini di miglioramento, quindi, di queste performance ce ne sono ancora, anche tenuto conto di quanto siano più esposti di altri, gli over 50, agli effetti più gravi della malattia, se non vaccinati, ma vale la pena anche sottolineare che una ripresa di attenzione al vaccino, nelle ultime settimane, si è prodotta, perché dal 17 dicembre scorso ad oggi sono 295 i valtellinesi e i valchiavennaschi fra i 50 e i 59 anni, che hanno ricevuto la prima dose di vaccino.

Eppur qualcosa si muove, quindi, anche se, per il Governo, non basta a contenere una pressione sugli ospedali che, con numeri di contagio così elevati, perché nella settimana fra il 28 dicembre e il 3 gennaio, eravamo a 17.818 positivi totali in provincia di Sondrio, occorrono misure straordinarie.

«Teniamo presente - aveva sottolineato Raffaello Stradoni , direttore generale dell’Ats della Montagna, nella conferenza stampa di mercoledì - che per ogni due ricoverati in Terapia intensiva è richiesto l’apporto di sei infermieri ed un medico, per cui in una situazione di carenza di personale sanitario come quella in cui siamo oggi, un aumento di attività nelle Terapie intensive risulterebbe capestro».

Le scelte

Sono una serie di considerazioni, di sanità pubblica, a muovere la scienza, e di ricadute della pandemia a livello economico e sociale, a muovere la politica verso un’accelerazione decisa sulle vaccinazioni. Tant’è che oltre all’obbligo vaccinale per gli over 50, a quello per il personale universitario, per quello della scuola, per le forze dell’ordine e per, sin dall’inizio, il personale sanitario e socio sanitario, dal 20 gennaio sarà richiesto il Green pass base (ottenibile con la prima dose, con antigenico valido 48 ore, o un molecolare valido 72) per andare dalla parrucchiera, dal barbiere e dagli estetisti, e dal 1° febbraio per accedere ai pubblici uffici, alle Poste e alle banche, alle attività commerciali esclusi gli alimentari e le farmacie.

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