In crisi per le bollette. «Richieste di aiuto in forte aumento»

Acli Sempre più famiglie si rivolgono agli sportelli . Di Giacomo Russo: «Chi faticava ad arrivare a fine mese, adesso rischia di rimanere sopraffatto dai rincari»

«La preoccupazione, in questa fase, è grande. Pur non essendoci state ancora le stangate vere e proprie su luce e gas, sapere di nuovi aumenti di qui a breve non è certo confortante. Senza dimenticare che, già da tempo, i rincari sono all’ordine del giorno».

Per Bruno Di Giacomo Russo, presidente delle Acli di Sondrio, «lo scenario che ci si profila di fronte non è buono, purtroppo. Stiamo monitorando la situazione, cercando di prevedere l’intervento che saremo chiamati a mettere in atto per sostenere chi avrà bisogno».

Nel concreto, «ultimamente sono cresciute le richieste ai nostri uffici - e, contestualmente, si sono incrementati anche gli accessi - per capire cosa fare. Tanti ci chiedono consulenza per i bonus sociali, molti, in generale, desiderano sapere come far fronte ai costi spropositati delle utenze».

Non mancano, dunque, «le preoccupazioni nelle famiglie: da una parte ci sono i lavoratori, dall’altra i pensionati e gli anziani che, se già prima facevano fatica ad arrivare alla fine del mese, ora rischiano di rimanere sopraffatti dalle spese».

L’iter per gli sconti

Come Acli, «li indirizziamo al nostro Caf per l’accesso al bonus», spiega Di Giacomo Russo. L’iter per ottenere gli sconti in bolletta - per energia elettrica, gas e acqua - prevede la presentazione dell’attestazione Isee, al fine di verificare lo stato economico e patrimoniale del nucleo familiare richiedente (il reddito annuo, comunque, non deve superare i 12mila euro, elevati a 20mila se si hanno più di quattro figli a carico).

In particolare, «il nostro sportello di tutoraggio in materia di sovraindebitamento si occupa già di dare consigli utili per la gestione domestica. Inoltre, prosegue il lavoro del nuovo ufficio “Acli orienta”, pensato per favorire l’inserimento e la collocazione nel mondo del lavoro», sempre Di Giacomo Russo.

Le aziende

«Anche per le imprese - aggiunge - questo non è sicuramente un bel momento: parlando con le associazioni di categoria avverto molto la preoccupazione rispetto alla sostenibilità nei prossimi mesi. I rincari delle materie prime colpiscono tutti, indistintamente».

Il presidente delle locali Acli invita, comunque, «a riflettere sempre in prospettiva. Non possiamo pensare di ragionare soltanto nell’immediato: ciò che accadrà da qui ai prossimi dodici mesi sarà determinante, dal momento che molti ammortizzatori sociali a breve termineranno». Ciò significa «che, se adesso abbiamo l’apparente vantaggio di avere una domanda di lavoro inferiore all’offerta, e le difficoltà nel trovare gli stagionali ce lo testimoniano, nel giro di poco c’è il rischio che svanisca tutto».

Infatti, «si tratta di una situazione di mercato condizionata da un sistema di sicurezza sociale che andrà a concludersi a novembre. Ci sono stime che parlano di un numero di disoccupati in Lombardia che oscilla tra i 500 e i 600mila: in provincia di Sondrio sarà, con tutta probabilità, un fenomeno contenuto, ma sappiamo che da noi anche piccoli numeri possono fare la differenza». Una prospettiva simile «preoccupa moltissimo, non possiamo negarlo. Saremo di fronte a una situazione paradossale: all’aumento dell’inflazione corrisponderà anche l’aumento della disoccupazione», spiega.

Il reddito di cittadinanza

Per finire, una riflessione sul tanto discusso reddito di cittadinanza. «Una misura - conclude - che, con tutta probabilità, sarà oggetto di riforma. C’è da augurarsi che possa continuare a essere un sostegno per l’inserimento sociale, in vista dell’occupazione, e non tanto una semplice modalità di assistenzialismo. Le esigenze del tempo presente ci obbligano ragionare secondo una prospettiva di sviluppo».

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