Il volto di Beatrice di Castione
nella campagna anti Covid19

L’infermiera Bertini lavora al San Raffaele in terapia intensiva e tiene un diario sull’epidemia «Ho la forza per non farmi soggiogare dal Covid»

«Avere paura significa ripensare al passato o preoccuparsi del futuro. Se vivi il presente, non avrai paura». È una frase che Garrett McNamara - uno dei più grandi surfisti della storia - ha pronunciato poco prima di tornare a surfare dopo un serio infortunio.

Bene si addice a Beatrice Bertini, valtellinese di Castione Andevenno, di professione infermiera, da 45 giorni impegnata nella lotta al Covid-19 nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano.

Beatrice è diventata il volto della campagna del Gruppo San Donato per sostenere il personale sanitario di tutti gli ospedali.

Dal 21 febbraio - ossia da quando è scoppiata quella che all’inizio era un’epidemia, poi tramutata dall’Oms in pandemia -, Beatrice tiene una sorta di diario sulla sua pagina Facebook. “Diario di una pandemia” è il titolo; una sorta di striscia quotidiana in cui prima aggiorna il numero di giorni trascorsi dall’inizio dell’emergenza e poi scrive le sensazioni provate durante le sue giornate; scrive parole dense di pensieri e paure ma riporta anche le tante soddisfazioni che la sua professione le regala, soprattutto in una situazione drammatica come quella che stiamo vivendo.

E non manca un pizzico di ironia, che non guasta, per incoraggiare se stessa, i suoi colleghi e le tante persone che leggono il suo diario. Sono pensieri semplici, di una donna di neanche trent’anni, che ne ha già quasi dieci di esperienza sul campo.

«Faccio soltanto il mio lavoro - ci dice al telefono - In tanti anni, ho assistito pazienti con malattie diverse, spesso gravi. Non posso dire di essermi abituata, ma di certo credo di avere l’esperienza e la forza mentale per non farmi soggiogare dal Covid-19».

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