Il tracciamento
dei positivi è saltato
Regna il “fai da te”

Chi sospetta di essere stato contagiato non riceve indicazioni sulla procedura da seguire. Il caso di una madre di Sondrio è emblematico

Nemmeno durante la prima ondata Covid, quella che aveva ammutolito tutti per virulenza, per morti e per malati gravi, si era assistito ad una simile deriva. Anche allora, la tracciabilità dei contatti di caso, a un certo punto, si era persa nelle nebbie, ma in piena quarta ondata, gli argini appaiono sfondati. Uno tsunami che sta mettendo alla prova centinaia famiglie.

È vero che, ora, il virus fa meno paura, perché i vaccini ne calmierano gli effetti negativi, ovvero costringono a casa e, magari, a letto le persone, però, nella maggior parte dei casi, non si ricorre alle cure ospedaliere e, ancora più, a quelle intensive. Ci sono meno intubati e meno morti, e questo è un qualcosa che ci dobbiamo tenere stretti, ma è anche vero che il contagio dilaga, coinvolge persone di tutte le età, vaccinate e non vaccinate, che si sentono abbandonate.

Basti dire che, al 30 dicembre scorso, in base all’ultimo dato reso noto dall’Ats della Montagna, i casi attivi erano 2.103, sicuramente di molto aumentati, tenuto conto che, negli ultimi tre giorni ci sono stati 1.391 casi, una vera e propria impennata. Però, considerato che non conosciamo il numero delle negativizzazioni, e volendo assumere a termine di paragone il dato del giorno 30, moltiplicato per tre, che è il numero dei contatti di caso opzionato per convenzione, saliremmo a 6.309 persone in balia dei virus, in provincia di Sondrio, vuoi come positivi vuoi come contatti di positivo.

Il problema è che questi ultimi restano in un limbo. Temono di essere contagiati, anche se asintomatici, per cui si mettono in isolamento volontario, senza trovare, poi, più nessuno che dica loro come comportarsi. Si sentono abbandonate come si sentono abbandonate tante persone positive, pur se con sintomi lievi, che affrontano a casa la malattia e che, ultimamente, non trovano più nessuno, dall’altro capo del filo, in Ats, che risponda. Non per cattiva volontà, ma perché alle prese con un tracciamento impossibile, saltato.

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