
Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 17 Maggio 2023
Il nuovo Consiglio Comunale, due liste non entrano
Dopo il voto Nessun rappresentante per le compagini di Luca Zambon e Sondrio 2020 nel centrosinistra. Certi i nomi all’opposizione, nella maggioranza chi sarà nominato assessore lascerà il posto ai non eletti
Proclamazione ieri pomeriggio: Marco Scaramellini è ufficialmente il sindaco di Sondrio. L’ingegnere al secondo mandato ha vinto largo al primo turno di questa tornata amministrativa con un numero di voti (5.681 in tutto) maggiore rispetto a cinque anni fa e una percentuale finale del 57,86%.
Lungo spoglio
Al termine del lunghissimo spoglio (il dato finale è stato reso noto intorno a mezzanotte) Simone Del Curto ha ottenuto 3.851 voti, anche in questo caso maggiori rispetto al risultato del candidato del centrosinistra del 2018, Nicola Giugni, per una percentuale del 39,22%, mentre Luca Zambon con 287 preferenze si è fermato al 2,92%, la sua unica lista al 2,74% e dunque resta fuori dal consiglio comunale non avendo superato lo sbarramento del 3%.
Niente minoranza dunque per il più giovane dei tre candidati sindaco che invece cinque anni fa era stato eletto consigliere in una delle liste dell’aspirante primo cittadino Fiorello Provera.
Già evidente nel tardo pomeriggio di lunedì che Scaramellini, uguagliando Alcide Molteni nel 2013, avrebbe vinto senza bisogno di ballottaggio, l’attenzione degli esponenti delle liste delle coalizioni, in particolare quella di maggioranza, era tutta rivolta alle percentuali delle singole compagini da cui discende la composizione del consiglio comunale e, più importante ancora, quella della giunta, i cui equilibri sono sempre molto delicati da raggiungere.
Nell’emiciclo di palazzo pretorio siederanno 20 consiglieri di maggioranza: 8 di Sondrio viva, la civica del sindaco che ha ottenuto il 21,64% dei voti; 3 ciascuno per Fratelli d’Italia, primo partito della coalizione di centrodestra con una percentuale del 10,08%, Lega che ha ottenuto il 9,85% dei voti e Popolari retici all’8,12% che hanno ottenuto il terzo consigliere grazie ai resti lasciati sul campo sia da Forza Italia che da Sondrio liberale (il calcolo nel proporzionale avviene con il metodo D’Hondt) e 2 i consiglieri che spettano a Sondrio liberale con il 6,39%.
Riesce ad eleggere un consigliere anche Forza Italia che dopo le difficoltà della vigilia e in un clima di generale calo ha strappato il 2,89% dei voti ottenendo il diciassettesimo consigliere. «E senza resti» tiene a precisare il commissario provinciale del partito, Elio Della Patrona che lunedì si prefigurava scenari peggiori.
Provvisori
Impossibile dire con esattezza chi saranno i consiglieri di maggioranza visto che i più votati di ciascuna compagine dovrebbero essere scelti per il ruolo di assessore dimettendosi dunque dalla carica e facendo scorrere l’elenco degli altri nomi.
Al netto della giunta entrerebbero in consiglio: Francesca Canovi, Patrizia Benini, Marcella Fratta, Michele Diasio, Carlo Mazza, Demetrio Viglianisi, Giulia Biglioli e Sergio Zoia di Sondrio viva; Simone Del Marco, Francesco Romualdi e Corrado Pini di FdI; Maurizio Piasini, Barbara Dell’Erba e Lorena Rossatti della Lega; Ivan Munarini, Beatrice Bianchini e Antonio Grimaldi dei Popolari retici; Andrea Massera e Francesco Venzi di Sondrio liberale e Dario Ruttico del partito di Berlusconi.
Sono già certi invece, al netto di eventuali rinunce, i nomi di chi siederà tra i banchi dell’opposizione per il centrosinistra insieme al candidato sindaco Simone Del Curto. Dodici consiglieri in tutto in minoranza di cui quattro donne.
Ci sono i 5 del Partito democratico che con il 14,26% è risultato essere la prima forza politica in città, ovvero Michele Iannotti e Roberta Songini, consiglieri uscenti, Pierluigi Morelli e Michele Bernardi che tornano in consiglio dopo essere stati fermi un giro e Lisa Tam, figlia d’arte alla sua prima esperienza; i tre esponenti di Sondrio democratica che ha raccolto l’eredità di Molteni riuscendo a mantenere, anzi ad incrementare, il suo bacino elettorale (9,61%) e sono Francesco Bettinelli, Donatella Di Zinno e Alessandro Spolini; i due di Futuro insieme, la lista del sindaco (8%), ovvero Rita Dioli e Giocondo Cerri e Alberto Maspero per Sinistra per Sondrio che ha ottenuto il 4,23%. Resta fuori, invece, Sondrio 2020, la quinta lista della coalizione di centrosinistra, nata nel 2007 e che cinque anni fa accompagnò Giugni nella sua corsa a palazzo pretorio, ma che dopo anche l’addio di Marina Cotelli si è fermata al 2,2%.
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