Il caldo non ferma il Covid. Stanno salendo i contagi

I dati Nella nostra provincia i casi attivi sono tornati a essere più di 400 La variante Omicron BA.5 inizia a farsi sentire: i nuovi positivi sono 67

Si infrange sui dati in crescita il mito del Covid quale virus stagionale, destinato a colpire al pari dell’influenza, nei mesi più freddi.

Fino allo scorso anno, questa lettura ha retto, ma ora i dati parlano di qualcosa di diverso. La variante Omicron BA.5, infatti, sta recuperando terreno in Italia, in Lombardia, e anche in provincia di Sondrio, nonostante il forte caldo del momento. Questo da almeno due settimane, ma negli ultimi giorni la ripresa è più evidente.

Basti dire che, in base ai dati diffusi dall’Ats della Montagna e riferiti a mercoledì siamo tornati sopra i 400 casi Covid attivi in provincia di Sondrio, precisamente 407, dopo due settimane di permanenza sotto questa soglia.

Il dato del 30 maggio scorso indicava, infatti, in 386 i casi attivi totali, scesi fino al minimo del periodo di 289 il 6 giugno e da lì, risaliti a 347 il 13 giugno. E infine balzati in avanti di 60 unità, in un sol giorno, l’altro ieri.

E indicativo è lo scostamento in avanti, da una settimana con l’altra, anche della media dei nuovi casi nei sette giorni, passata dai 30 del 6 giugno ai 40 del giorno 13.

Anche i nuovi positivi aumentano, di giorno in giorno, più nelle altre province lombarde che in provincia di Sondrio in questa fase, ma è noto che ogni nuova ondata arriva dopo da noi, radicandosi, invece, di più.

Ieri i nuovi positivi, in provincia di Sondrio, erano 67, in base al report di Regione Lombardia, contro i 49 del giorno precedente, ma il raffronto va fatto, per capire gli scostamenti, con il dato di giovedì della scorsa settimana, quando i nuovi casi si fermavano a 45, ed erano già in ripresa sulla settimana precedente.

Mentre a livello lombardo, i nuovi positivi ieri erano 5.438, con un tasso di positività molto alto, pari al 18,2%, su un numero di tamponi processati pari a 29.812, e con una crescita di 12 ricoverati nei reparti non intensivi, saliti, un’altra volta, sopra quota 500, pari a 505, in particolare. Giovedì 9 giugno eravamo a 474 ricoverati in area medica, con 3.273 nuovi positivi, ad un tasso del 12,3%, già, comunque, in rialzo.

Emblematico è il confronto con il dato del 16 giugno dello scorso anno, quando, il Covid aveva completamente battuto la ritirata, considerato che i nuovi positivi totali, in Lombardia, erano solo 256 (tre in provincia di Sondrio), ad un tasso di positività fermo allo 0,7%, su un numero, però, di tamponi processati più alto, 34.998 e con più persone ospedalizzate, anche se in decrescita, ovvero 534 in area non intensiva (-56 sul giorno precedente), e 92 in Terapia intensiva (- 8).

Di un quadro completamente mutato, da un anno sull’altro si tratta, frutto della continua mutazione del virus, oggi meno aggressivo, ma più contagioso.

La sottovariante di Omicron, BA.5, che ha colpito anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, non sembra produrre effetti gravi sui contagiati anche se non va sottovalutata, salvo dar corso a raffreddori e stati febbrili destinati ad esaurirsi in pochi giorni.

Non sembra aver inciso, infatti, almeno per ora questa ripresa del contagio sull’impegno profuso al Centro Covid Morelli di Sondalo dove, però, anche nelle scorse settimane, il numero dei ricoverati è sempre rimasto stabile, senza mai andare sotto le 26 unità. Ed è lecito pensare che nei prossimi giorni qualche nuovo ricovero sia da mettere in conto.

Superata, infine, ieri, la quota dei 49mila contagi da inizio pandemia, in provincia di Sondrio, precisamente 49.034, con 688 morti. Il 16 giugno dello scorso anno eravamo a quota 15.592 contagiati e a 572 morti. In un anno, quindi, i contagi si sono duplicati, 33.442, ma i morti sono calati di molto, 116, anche se restano tanti.

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