Il 118 costretto a fare gli straordinari
Aumentano le richieste di soccorso

Lo scorso anno 14.400 interventi rispetto ai 13.723 del 2018: «Crescita progressiva». Attivata una postazione diurna a Bormio, due convenzioni per i mezzi a Morbegno e Sondrio.

Sono in costante crescita, negli ultimi anni, gli interventi di soccorso da parte dei sanitari del 118: nella provincia di Sondrio, infatti, l’attività svolta da Areu è passata da 13.206 missioni e uscite del 2017, alle 14.440 dell’anno scorso, passando per i 13.723 interventi del 2018. Nel 2019, dunque, in media l’Articolazione aziendale territoriale 118 di Sondrio è intervenuta 1.200 volte al mese e 40 volte al giorno. «Si tratta di una crescita progressiva - commenta il responsabile Areu per la provincia di Sondrio Gianluca Marconi - ed è difficile dirne il motivo: da un lato l’incremento potrebbe essere legato a un maggior numero di presenze e transiti da parte dei turisti nel territorio di Valtellina e Valchiavenna, dall’altro, invece, potrebbe dipendere da una maggiore sensibilità nell’utilizzo del numero unico d’emergenza. Per verificare la bontà di queste ipotesi bisognerebbe incrociare i numeri relativi agli interventi di Areu con quelli legati alle presenze turistiche o agli accessi in pronto soccorso. In ogni caso, rimane il fatto che le chiamate al 118 potrebbero essere aumentate anche in base alla ridefinizione della rete ospedaliera: un conto, infatti, è avere l’ospedale “sotto casa”, un altro dover fare molti chilometri e allora si preferisce chiamare l’ambulanza piuttosto che arrivare da sé in pronto soccorso».

Se il numero degli interventi di soccorso dei sanitari del 118 è cresciuto costantemente negli ultimi anni, le percentuali relative alla tipologia degli interventi stessi è invece rimasta costante: il 56% ha infatti riguardato casi di malore, il 20% è avvenuto a seguito di cadute accidentali o sportive, mentre soltanto il 6% delle missioni è avvenuto a causa di incidenti stradali. Anche le casistiche di intervento sono rimaste in linea negli ultimi anni con il 16% di codici rossi, il 70% di codici gialli e il 14% di codici verdi con anche qualche caso di codici bianchi. Per far fronte a un’attività sempre più intensa su tutto l’arco territoriale di Valtellina e Valchiavenna, Areu negli ultimi mesi ha anche lavorato per potenziare le risorse e i mezzi a propria disposizione: «La nostra preoccupazione - sottolinea ancora Gianluca Marconi - è dare la massima risposta ai cittadini: proprio per questo, verso la fine del 2019 di concerto con la direzione strategica di Asst abbiamo attivato una postazione medicalizzata diurna a Bormio che sarà presente fino al giorno di Pasquetta.

In più abbiamo proceduto all’affidamento di due nuove convenzioni per altrettanti mezzi di soccorso di base su Morbegno e Sondrio: si tratta di mezzi “a gettone”, attivati in collaborazione rispettivamente con la Cri di Morbegno e con Valtellina Soccorso che saranno disponibili per un minimo di 28 ore settimanali e verranno retribuiti solo in caso di un loro effettivo intervento. Il servizio di soccorso territoriale è molto dinamico: non dobbiamo dimenticare nemmeno il mezzo aggiuntivo a Valfurva dopo la frana e quello a Livigno durante la stagione sciistica».

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