Frana di Chiareggio
Il sindaco: «Senza dissequestro
i lavori non partono»

L’asta del Nevasco è osservata a vista, giorno e notte

Chiareggio

Sul ponte sul Nevasco dalle 7 del mattino alle 7 di sera, ci sono gli uomini della Protezione civile di Chiesa a monte e a valle della strada comunale, per garantire l’afflusso e il deflusso in sicurezza. Anche l’asta del Nevasco è osservata a vista, giorno e notte, affinchè il minimo scostamento possa essere registrato. Stimati in 20mila i metri cubi di materiale sovrastanti.

Ieri, per tutto il giorno, a far la spola fra l’area di frana e il centro del paese, il sindaco di Chiesa in Valmalenco, Renata Petrella, e l’assessore alla viabilità e al commercio, Andrea Parolini. La prima, in particolare, impegnata a monitorare la situazione anche a Chiareggio, dove, la sua famiglia, gestisce pure un albergo, il Genziana, e a spiegare a tutti coloro che le si rivolgevano, come stessero, le cose.

«La situazione è sotto controllo, questo lo posso assicurare, - ha ripetuto ai villeggianti e agli esercenti - tuttavia, purtroppo, non possiamo iniziare i lavori di disgaggio e messa in sicurezza a monte del ponte fintanto che l’area è sotto sequestro. Solo la strada è stata dissequestrata, mentre, la parte sopra e sotto sono off limits. Non appena dalla Procura giungerà il via libera ai lavori, noi partiamo. E dico di più, se domani vedo che la situazione non si sblocca, presenterò istanza di dissequestro alle autorità».

E’ incalzante, infatti, sia dai turisti stanziali, sia dagli esercenti, la richiesta di risposte risolutive e tempestive al problema, considerato che l’ostruzione dell’unico accesso sta facendo perdere, al paese, parecchi clienti e introiti. «Lo so, la situazione mi è chiara, però, - precisa il sindaco - non possiamo forzare la mano. Il contesto è delicato. Ci sono stati tre morti e due feriti, ed abbiamo a che fare con una frana imponente, osservata speciale sia da parte dei nostri geologi sia da parte dei geologi degli enti superiori. I soldi, come noto, sono già stati stanziati da Regione Lombardia (200mila euro) per effettuare le opere di imbrigliamento del materiale, però, ripeto, senza dissequestro non possiamo iniziare».

Questione di ore, tuttavia, par di capire, mentre a partire subito sono stati i lavori di sgombero del sentiero sottostante il ponte, parzialmente ostruito dal materiale riversatovi dalla ditta Cirolo, di San Giuseppe, che, tuttavia, ha avuto problemi con un tombotto, per cui ha dovuto, temporaneamente, soprassedere. Ore difficili, quindi, per Chiareggio, anche se, il peggio, è lecito credere, sia alle spalle. Qualche preoccupazione la dà il meteo di oggi, questo va detto, perché è prevista pioggia che, se insistente, obbligherà a chiudere il passaggio. Mentre, a seguire, è previsto bel tempo e allora, sì, che, finalmente, si potrà tirare un sospiro di sollievo e guardare, decisamente, avanti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA