Frana di Chiareggio
i parenti delle vittime
«Vogliamo giustizia»

Nominati gli avvocati della famiglia Pasqualone che ieri hanno fatto un sopralluogo in Valmalenco

Chiareggio

Sono Paolo Cacciapuoti, del foro di Napoli, e Mauro Amoroso, del foro di Roma, gli avvocati incaricati dalla famiglia di Gianluca Pasqualone, il 45enne di Aprilia, in provincia di Roma, rimasto vittima, con la compagna Silvia Brocca, 41 anni, della tragedia di Chiareggio, di far luce su quanto accaduto, il 13 agosto scorso, ai 1612 metri di quota della Valmalenco.

«La famiglia Pasqualone è nostra cliente da più di vent’anni - assicurano i titolari dello studio associato -, per cui, i congiunti di Gianluca ci hanno avvisati subito dell’accaduto chiedendoci di assisterli nel ricostruire i tragici eventi ed accertare eventuali responsabilità. Compresi gli avvenimenti, abbiamo subito nominato il perito di parte, il medico Maurizio Robustelli Della Cuna, che ha assistito agli esami autoptici effettuati il giorno di Ferragosto, in obitorio, a Sondrio. È stato presente a tutte e tre le autopsie, anche a quella della piccola Amabile, anche se noi, al momento, l’incarico formale l’abbiamo avuto per occuparci di quanto occorso a Gianluca, alla sua compagna Silvia, e al loro figlioletto, attualmente fuori pericolo».

Ieri gli avvocati Cacciapuoti-Amoroso erano in Valmalenco, per una supervisione dei luoghi teatro della tragedia «anche se, chiariscono, ogni valutazione di merito l’abbiamo affidata, come è giusto che sia, ai tecnici che abbiamo nominato - dicono - ovvero all’ingegner Furio Romualdi e al geologo Gaetano Conforto, entrambi di Sondrio. Quest’ultimo, in particolare, si è già relazionato col perito della Procura, il geologo Maurizio Azzola, e, insieme, stanno effettuando le ricognizioni e valutazioni del caso sul corpo frana».

Entrambi gli avvocati ribadiscono che si tratta dei primi passaggi indispensabili a ricostruire una «vicenda grave, in quanto ha prodotto ben tre vittime - ricordano - cui dobbiamo la dovuta giustizia. In particolare si tratterà di capire se vi sono state responsabilità od omissioni in tema di salvaguardia dello stato dei luoghi tali da ripercuotersi sulla loro sicurezza e ingenerare la tragedia».

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