Elezioni politiche, nessun posto sicuro. La provincia di Sondrio rischia di restare a secco

Depositate le candidature, nessun valtellinese in lizza per Fdi e Fi, Snider soltanto quarta nella Lega, maggiori chances nelle liste del Pd

Nessun posto sicuro per nessuno, qualche chance di giocarsela per i rappresentanti locali del centrosinistra, pochissime, per l’unica candidata valtellinese della Lega.

Consegnate ufficialmente ieri sera le liste, la provincia di Sondrio si presenta così all’appuntamento con le politiche del 25 settembre, un drappello di donne e uomini, poco più di una manciata, in corsa nei collegi sondriesi di Camera e Senato con possibilità di esprimere un proprio rappresentante a Roma legate ad un filo sottilissimo. I timori palesati alla vigilia della preparazione delle liste si sono avverati.

Il taglio del numero dei parlamentari dopo la riforma costituzionale, cui si è accompagnato il ridisegno dei collegi, hanno reso la coperta corta per tutti i partiti: pochi posti e molte richieste da esaudire. Gà in passato “piazzare” un rappresentante valtellinese nelle liste era difficile a fronte delle ambizioni di territori con un numero di elettori decisamente più elevato di quello della provincia di Sondrio che certo con il suo pugno di voti non risulta particolarmente “pesante”, con questa sforbiciata è diventato ancora più complicato. Il Rosatellum, il sistema con cui si andrà a votare, di fatto affida la rappresentanza locale alla volontà dei partiti maggiori, e quindi sostanzialmente Lega, in una delle province più verdi d’Italia, e Pd, oltre che Fratelli d?italia, che per garantirla avrebbero dovuto (potuto) piazzare i nomi dei candidati valtellinesi nei posti sicuri.

Non è stato così per il partito di Salvini che nel collegio uninominale blindato di Sondrio e Como - dove nel 2018 fu eletto Ugo Parolo - ha piazzato certamente un pezzo da novante, il suo numero due, Giancarlo Giorgetti che però con la Valtellina condivide solamente il fatto di trascorrere qualche periodo di vacanza a Gualdera dove la famiglia gestisce una struttura ricettiva e che nel proporzionale ha riservato a Silvana Snider, parlamentare uscente dopo il “ripescaggio” del 2021, il quarto posto. Lo stesso dell’ultima tornata - era stata la prima dei non eletti -, soltanto che allora il collegio ne eleggeva complessivamente 9 e la Lega ne portò a casa tre, mentre questa volta si suppone che a passare siano cinque in tutto, due del partito di Salvini. Poi, per carità, i calcoli possono essere sbagliati, ma su questi i partiti hanno basato le proprie scelte.

E dunque, tagliati fuori anche i “papabili” della vigilia Lorenzo Grillo Della Berta, Maurizio Piasini e Tiziano Maffezzini, in Parlamento, dopo anni, potrebbe non esserci più alcun rappresentante valtellinese.

Nessun posto sicuro, sulla carta, neppure per i rappresentanti locali del Pd, partito che però ha scelto di dare una chance alla segreteria provinciale scegliendo tre nomi valtellinesi per i collegi. Una decisione che dà spazio a qualche possibilità soprattutto nel proporzionale di palazzo Madama con Roberta Songini al secondo posto della lista dietro ad Alessandro Alfieri, parlamentare uscente e già segretario regionale del partito, nel super collegio che contempla Varese, Como, Lecco e Monza oltre a Sondrio.

Nell’uninominale di Sondrio a giocarsela sarà Valeria Caterina Duico di Teglio, tesserata dem della sezione tiranese e direttrice della Fondazione Creval, mentre per la quota proporzionale è Pierluigi Morelli, secondo dietro la comasca Chiara Braga, parlamentare uscente, a provare a staccare il biglietto per Roma. Partita difficile la sua (i soliti calcoli danno al Pd un solo seggio nel collegio), seppur non impossibile. Dipenderà tutto dal risultato dei dem a livello complessivo visto che la quota proporzionale è calcolata su base nazionale.

Niente da fare per i valtellinesi di Fratelli d’Italia: nessuno nelle liste proporzionali di Camera e Senato, di sondriese (per nascita) nel partito di Giorgia Meloni ci sarà solo Giulio Tremonti candidato fuori Valle.

Tutte locali le candidature di Unione popolare, il raggruppamento di sinistra, che propone nell’uninominale Cristian Pavioni di Chiavenna e del ticket Italiaviva-Calenda che sottopone agli elettori sondriesi Alessandro Bertolini, il primario di Oncologia dell’ospedale di Sondrio. Insieme a lui nel collegio plurinominale della Camera come capolista ci sarà Mauro Del Barba, parlamentare uscente che qui nel 2013 strappò un posto al Senato, però con il Pd.

Nel proporzionale di +Europa, di cui è segretario nazionale Benedetto Della Vedova, candidato nell’uninominale di Milano centro, nella lista che vede come prima la lecchese Olivia Ratti ci sarà anche il valtellinese Stefano Morcelli. Infine, nell’uninominale dei 5 Stelle candidatura per Luca Sangalli e per Italexit Francesca Losi.
Monica Bortolotti

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