Ecco la nuova Fojanini. Primo passo, lo statuto

Fondazione. Insediato il rinnovato Cda presieduto da Sonia Mancini: «Obiettivo semplificazione per rendere più snella la gestione dell’ente»

La Fondazione Fojanini deve continuare ad avere un ruolo importante nel panorama provinciale quale ente di ricerca e sperimentazione nonché fornitore di servizi al mondo agricolo. E questo non può che passare anche attraverso una necessaria semplificazione statutaria per rendere più snella la gestione operativa dell’ente. Questo è stato uno degli argomenti più significativi su cui si è concentrato il nuovo Consiglio di amministrazione della Fojanini, riunitosi nei giorni scorsi. Nuovo statuto che dovrà trovare nella forma giuridica della “Fondazione di partecipazione Ets” il suo futuro modello operativo.

«Il rinnovo dello statuto necessita, però, di tempi più lunghi, per cui nel frattempo si è deciso per la costituzione, previa integrazione all’attuale statuto, di un comitato esecutivo - dichiara la nuova presidente, Sonia Mancini -. Questo sarà formato dal presidente, dal vice presidente, dal rappresentante del Comune di Sondrio e da due membri delle Comunità montane. Accanto a questo verrà istituito anche un comitato scientifico composto da cinque componenti».

Tra gli argomenti rilevanti trattati rientra l’urgente necessità di delegare, in questa fase, all’esterno le attività attinenti gli aspetti contabili e amministrativi. Questo si rende necessario dopo il pensionamento della responsabile amministrativa, figura che non è stata reintegrata.

Sempre in questa fase di transizione, dopo le dimissioni del direttore Graziano Murada datate 2018, a cui era stato chiesto di rimanere fino a fine 2019, la presidente assumerà le funzioni di coordinamento delle attività gestionali della struttura e del personale. La presidente sottolinea l’importanza e il valore della Fojanini, che deve ulteriormente radicarsi sul territorio diventando sempre di più l’interlocutore principe del mondo agricolo. In tale ottica preannuncia una serie di incontri con i portatori d’interesse dei vari settori della filiera agroalimentare. Questo permetterà di raccogliere indicazioni e suggerimenti da tramutare in linee operative. «Il ruolo della Fojanini, oltre che scientifico e didattico deve essere anche quello di supportare gli enti pubblici nella definizione delle linee guida in campo agricolo territoriale – sempre Mancini –, proponendo soluzioni e iniziative per mantenere coltivato un territorio unico, vera identità e ricchezza di questa provincia».

Il consiglio di amministrazione della Fondazione, dunque, risulta ora composto da: Sonia Mancini, presidente, nominata dalla Provincia; Silvia Marchesini, vice presidente nominata dalla Camera di commercio; Virginia Ughini in rappresentanza della Università Cattolica di Milano; Sergio Rota in rappresentanza del Comune di Sondrio; Marco Bonat in rappresentanza della Camera di commercio; Gianluca Macchi in rappresentanza della Provincia; Daniele Moroni in rappresentanza della Provincia; Fernando Baruffi in rappresentanza della Provincia; Emanuele Nonini in rappresentanza della Comunità montana di Morbegno; Tiziano Maffezzini in rappresentanza della Cm di Sondrio; Gian Antonio Pini in rappresentanza della Cm di Tirano; Davide Trussoni in rappresentanza della Cm Valchiavenna; Angelo Caciotto in rappresentanza della Cm Alta Valtellina; Fabio Rolfi in rappresentanza della Regione Lombardia.

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