Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 27 Marzo 2016
Duemila visitatori alla “maxi fattoria”
spuntata a Tornadù
Ieri la mostra zootecnica della Valmalenco. Hanno partecipato 16 allevatori di bovini e 8 di caprini. Assalto alle bancarelle di prodotti a chilometro zero.
Grande partecipazione all’edizione numero 29 della “Mostra zootecnica mandamentale della Valmalenco” tenutasi, per la prima volta nella sua storia, a Tornadù di Torre di Santa Maria.
Circa duemila persone, secondo l’organizzazione, curata dall’Associazione provinciale allevatori, dalla Comunità Montana Valtellina di Sondrio e dalle Unioni dei Comuni della Valmalenco e di quelli di Torre e Spriana, hanno raggiunto, ieri mattina, il “campo fiera”, allestito in una vasta area coltivata a prato, sulla destra rispetto alla provinciale della Valmalenco, dove sono convenuti sedici allevatori di bovini di razza bruna e di pezzata rossa, provenienti in buona parte dalla Valmalenco, ma anche, interessante novità, da Sondrio, Montagna e Chiuro.
«Circa 100 i capi bovini di razza bruna in mostra – precisa Gianmario Tramanzoli, direttore di Apa – oltre a 10 esemplari di pezzata rossa, mentre, con riguardo al settore caprino, erano presenti 8 allevatori della Valmalenco con 50 esemplari. A completamento, poi, delle specie che fanno gli allevamenti di casa nostra, c’erano anche cavalli, conigli, galline, oltre agli alpaca, lì, presenti, per accompagnare i bambini in passeggiate nei dintorni. Una sorta di mega fattoria all’aperto in cui gli addetti ai lavori hanno potuto confrontarsi, mentre, il pubblico esterno, fatto da residenti e turisti ha potuto tuffarsi, entrando a contatto col mondo della zootecnia e dei prodotti tipici, a denominazione, e a chilometro zero, di casa nostra».
Ben venti, infatti, le bancarelle allestite nei pressi della zona espositiva, da parte dei produttori di formaggi e latticini della zona, presi di mira dal numeroso pubblico che, certo, non ha mancato l’occasione di acquistare del formaggio genuino e ottimo.
«La gente comune, turisti compresi, - insiste Tramanzoli – mostrano di apprezzare sempre più queste esposizioni zootecniche, nella loro semplicità. Anzi, proprio perché semplici, attirano. Niente fronzoli e scenografie, però, questo, stranamente, attira e piace e noi, addetti ai lavori, ne siamo orgogliosi. Solo vorremmo che, poi, anche successivamente, in negozio, le persone continuassero a cercarci, riconoscerci e comprarci, sostenendo queste produzioni. Perché ciò accada, però, a nostra volta, dobbiamo rendere il nostro prodotto riconoscibile e tracciabile».
Dalle 8 del mattino, quindi, fino alle 12.30, a Tornadù, i giurati hanno passato in rassegna i 100 capi bovini e i 50 caprini, arrivando, alla fine, a consegnare il verdetto rispetto ai migliori esemplari in mostra.
«Campionessa assoluta nelle manze – annuncia Tramanzoli – è stata nominata la vacca dell’Azienda Agricola Pizzo Scalino di Nani Leonardo e figli, mentre campionessa assoluta delle vacche da latte è risultata quella dell’azienda agricola Negrini Maurizio di Caspoggio che, pure, si è aggiudicato il premio per la miglior mammella».
«Rispetto ai caprini, invece, il “miglior becco” è risultato quello dell’azienda di Simona Negrini, la “regina della mostra”, la capra dell’azienda Simone Bergomi, e la “miglior mammella” quella dell’azienda Maurizio Negrini. Ancora, con riguardo al concorso “Miglior tagliere di formaggi in mostra”, primo classificato è risultato il tagliere dell’azienda “3F” di Angelo Faldrini, e secondo classificato il tagliere dell’azienda “Il Cornetto”, di Fabio Nani. Infine, abbiamo conferito i premi per i “migliori giovani conduttori” delle vitelle in concorso, andati, in ordine decrescente a Filippo Polattini, 1° classificato, Enrico Salvetti, 2° classificato, e Andrea Gagliardi, 3° classificato».
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