Due anni per un furto da 20 euro. Colpa dello spintone al vigilante

Accusa di rapina impropria per una giovane valchiavennasca che aveva rubato da mangiare

Per mangiare, rubò generi alimentari per meno di 20 euro dagli scaffali di un piccolo supermercato e fuggendo alla sicurezza dell’esercizio commerciale spintonò e prese a calci un vigilante.

Quello che era un furto di banale entità, tra l’altro commesso in un momento di particolare bisogno, si è trasformato per giovane valchiavennasca in un’accusa di rapina impropria e in una condanna pesante: due anni e mezzo di reclusione. Anche per via dei numerosi precedenti dell’imputata.

Davanti al Giudice per l’udienza preliminare di Sondrio è comparsa Eala Della Morte, 22enne nata a Chiavenna e residente a San Giacomo Filippo (lo scorso anno risultava anche un domicilio a Tirano, ndr) per rispondere dell’accusa di rapina per un episodio avvenuto il 25 settembre del 2021 a Novate Mezzola. Quel giorno la ragazza entrò nel supermercato Sigma e rubò merce per circa 20 euro in prodotti alimentari di vario genere.

Cercò poi cercò di scappare ma si trovò a fare i conti con l’addetto alla sorveglianza. «Nel tentativo di fuggire e quindi assicurarsi l’impunità - si legge nel capo di imputazione - colpì l’addetto alla sorveglianza con due calci e poi lo spintonò graffiandolo e provocandogli lesioni (lievi escoriazioni al polso della mano sinistra, non refertata), così compiendo atti idonei diretti in modo non equivoco a commettere il delitto di rapina impropria».

Nonostante la reazione, la giovane non potè scappare, perché l’addetto alla sicurezza riuscì comunque a fermarla.

Alla 22enne è stata contestata la recidiva reiterata specifica. Si sono costituiti parte civile sia il legale rappresentante del supermercato, sia l’addetto alla sicurezza colpito durante la fuga della ragazza.

Eala Della Morte, difesa di fiducia dall’avvocato Roberto Bardoni del Foro di Lecco, ha chiesto e ottenuto di patteggiare, ottenendo così lo sconto di un terzo sulla pena.

La condanna finale applicata dal Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Sondrio, in continuazione con quella decisa, questa volta dal Tribunale di Lecco, nel 2021 (per via di reati similari commessi nella zona di Colico, ndr), è di due anni e sei mesi di reclusione. La giovane dovrà anche pagare una multa di 706 euro.

Eala Della Morte nel giugno scorso era stata assolta dall’accusa di avere ceduto metadone e, di conseguenza, avere provocato la morte di Daniel Ghedin e Riccardo Micheli 18 anni, di Sorico e Piantedo , trovati senza vita durante il primo lockdown, il 26 aprile 2020 in un appartamento di Colico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA