Don Roberto Malgesini
Il grazie di papa Francesco

Il pontefice ha ricordato nell’omelia don Malgesini, ucciso a Como proprio due mesi fa

Un prete che «non faceva teorie; semplicemente, vedeva Gesù nel povero e il senso della vita nel servire. Asciugava lacrime con mitezza, in nome di Dio che consola». Così ieri è stato ricordato don Roberto Malgesini da papa Francesco, nell’omelia della Messa che ha presieduto nella basilica di San Pietro in Vaticano in occasione della quarta Giornata mondiale dei poveri.

La celebrazione

Il sacerdote diocesano, originario di Regoledo di Cosio e di cui ieri ricorrevano i due mesi esatti dall’uccisione avvenuta nei pressi della chiesa di San Rocco a Como, è stato indicato e ringraziato dal Pontefice i «tra tanti servi fedeli di Dio, che non fanno parlare di sé, ma vivono così, servendo».

Il Papa ha commentato il brano evangelico proposto dalla liturgia di ieri e, riprendendo la parabola dei talenti, ha spiegato come questa abbia «un inizio, un centro e una fine, che illuminano l’inizio, il centro e la fine della nostra vita». Così, parlando di don Roberto, Francesco ha affermato che «l’inizio della sua giornata era la preghiera, per accogliere il dono di Dio; il centro della giornata la carità, per far fruttare l’amore ricevuto; il finale, una limpida testimonianza del Vangelo. Quest’uomo aveva compreso che doveva tendere la sua mano ai tanti poveri che quotidianamente incontrava, perché in ognuno di loro vedeva Gesù». Un esempio che, concludendo l’omelia, il Papa ha tradotto in preghiera. «Fratelli e sorelle - ha detto -, chiediamo la grazia di non essere cristiani a parole, ma nei fatti. Per portare frutto, come desidera Gesù. Così sia».

Quella di ieri è la terza occasione in cui papa Francesco nomina pubblicamente don Roberto. Mercoledì 16 settembre, nell’udienza generale nel cortile di San Damaso, l’indomani dell’uccisione del sacerdote, il Pontefice si era unito al dolore e alla preghiera dei familiari e della comunità comasca, riprendendo poi le parole del vescovo Oscar Cantoni per rendere «lode a Dio per la testimonianza, cioè per il martirio, di questo testimone della carità verso i più poveri». In quell’occasione, Francesco aveva anche invitato a pregare «per tutti i preti, suore, laici, laiche che lavorano con le persone bisognose e scartate dalla società».

Lo scorso mese, sempre in occasione di un’udienza generale, quella del 14 ottobre in aula Paolo VI, papa Francesco aveva raccontato dell’incontro avvenuto poco prima coi genitori di don Roberto. E aveva ricordato che il sacerdote è «stato ucciso nel suo servizio per aiutare. Le lacrime di quei genitori sono le lacrime “loro” e ognuno di loro sa quanto ha sofferto nel vedere questo figlio che ha dato la vita nel servizio dei poveri».

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