Domenica zona gialla,
si prova a ripartire

Lo ha annunciato il presidente Fontana: possono riaprire (fino alle 18) 1.100 tra bar e ristoranti

«Da domenica la Lombardia sarà ufficialmente zona gialla». E’ arrivato ieri pomeriggio dal presidente della Regione Attilio Fontana l’annuncio atteso da giorni soprattutto da commercianti, pubblici esercenti ed operatori turistici in provincia di Sondrio.

Il passaggio dalla zona arancione attuale alla zona gialla significa infatti la possibilità di riapertura, seppure solo fino alle 18, di bar, ristoranti e pizzerie e la mobilità non soltanto tra i comuni, che comunque la zona arancione vieta, ma anche tra regioni. Piccoli gradi di libertà in un momento in cui l’equilibrio tra la prudenza sanitaria e le esigenze economiche va saggiato con cautela un passo alla volta.

L’annuncio di Fontana è arrivato dopo il confronto della mattinata con il ministro della Salute Roberto Speranza che, come in occasione degli altri passaggi di zona, domani che è venerdì firmerà l’ordinanza che sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale sabato per poi entrare in vigore domenica.

«Il trend dei numeri in Lombardia si conferma in diminuzione sia per quanto riguarda la circolazione del virus, sia per i ricoveri nei reparti ordinari che intensivi - dice Fontana -. Un risultato raggiunto grazie ai comportamenti virtuosi tenuti da tutti i lombardi, che ancora una volta ringrazio. Esorto tutti a continuare su questa strada di responsabilità quotidiana che consente di tenere sotto controllo il virus».

E dunque da domenica potranno riaprire gli oltre 1.100 tra ristoranti, bar, pizzerie e agriturismi rimasti chiusi per oltre un mese in tutta la provincia. Attività aperte fino alle 18, dopodiché potrà essere effettuato, come già accade ora, il servizio di asporto fino alle 22, mentre la consegna potrà essere effettuata senza alcuna limitazione oraria.

«La riapertura sarà una boccata d’ossigeno - aveva già commentato da Coldiretti la presidente Silvia Marchesini -, ma sarà insufficiente a coprire le perdite, ingentissime, che si stimano. Gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione si sono infatti propagati a cascata sull’intera filiera agroalimentare, con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco».

Dove si può andare

Sempre da domenica cadranno i divieti di spostamento da un comune all’altro, cosa che si spera possa favorire lo shopping di Natale nei centri cittadini maggiori dopo la partenza piuttosto a rilento. «Il fatto di non potersi spostare certo non aiuta» era stato domenica il commento laconico dei negozianti di Sondrio che guardavano con speranza proprio a questo passaggio di colore.

Il giallo consentirà anche gli arrivi da fuori regione a tutto vantaggio, oltre che delle seconde case, di alberghi, case vacanze e b&b, nonostante l’impossibilità di sciare. Un’opportunità da sfruttare fino al 20 dicembre perché dal 21 scatteranno le limitazioni previste per il periodo delle vacanze natalizie e dunque nuovo blocco degli spostamenti tra territori regionali, mentre resteranno possibili gli arrivi dai comuni lombardi.

Il passaggio da zona arancione e zona gialla non incide sulle limitazioni già previste per i giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno quando non sarà consentito spostarsi da un comune all’altro, divieti che sempre secondo Coldiretti Sondrio avranno ripercussioni pesantissime sulle aziende agrituristiche e sul comparto del turismo.

Un punto quello dei divieti di spostamento su cui la discussione rimane accesa a tutti i livelli con Unione delle province italiane, ma anche presidenti di regione e amministratori che chiedono un allentamento almeno per le realtà più piccole, ma su cui il ministro Speranza ha già dato parere negativo.

Sull’argomento è intervenuta anche una nota della Prefettura di Sondrio specificando che in caso di mancato rispetto delle limitazioni per gli spostamenti scatteranno le sanzioni, previste dalla normativa.

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