Demolisce l’ecomostro
Così Albosaggia
conquista Legambiente

Opera premiata con la bandiera verde Giù i piloni del vecchio impianto. «Esempio da seguire»

Albosaggia

Sventola in quota la “Bandiera verde” di Legambiente: è sul territorio comunale di Albosaggia, nel cuore del Parco delle Orobie.

Uno dei 19 ambiti riconoscimenti assegnati in tutta Italia, di cui quattro in Lombardia, se l’è conquistato, come ha annunciato ieri il presidente del Parco Doriano Codega, l’intervento di riqualificazione in località Campelli.

Per l’esattezza siamo a 1.300 metri di quota, dove erano ancora visibili le strutture fatiscenti dell’impianto di risalita dismesso dalla fine degli anni Sessanta.

Un vero e proprio ecomostro in un’area coltivata a maggengo con prati curati, boschi rigogliosi e numerose abitazioni stagionali. Ecomostro, che ormai ha i giorni contati, essendo i lavori di smantellamento attualmente in corso.

«Siamo molto felici di questo importante riconoscimento, un simbolo per chi opera in campo ambientale - è la sottolineatura di Codega in una nota a firma del Parco -, che testimonia ancora di più l’elevata qualità naturale e ambientale presente sul nostro territorio». Ciò che era rimasto del vecchio impianto «era brutto da vedere e nocivo per l’ecosistema in una zona caratterizzata da una rilevante biodiversità, dalla varietà di specie animali e vegetali – ha aggiunto il numero uno del Parco delle Orobie -. Con questo intervento si concretizza un lungo lavoro di tutela dei valori naturali e ambientali avviato negli anni scorsi in collaborazione con il Comune di Albosaggia, che ci consentirà di restituire ai cittadini e ai visitatori la piena fruibilità dei luoghi».

Complessivamente l’opera di bonifica ha richiesto un investimento di 65mila euro, finanziati in parte su un bando regionale per il recupero delle zone degradate, con fondi del Parco e in aggiunta un contributo dell’amministrazione comunale di Albosaggia.

I lavori, iniziati a giugno, al termine del lockdown, si concluderanno entro l’autunno.

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