Da Bormio la polenta taragna rock

Il video con Mastrota è un successo

Seicentomila visualizzazioni per il brano dei Nanowar of Steel con il presentatore re delle televendite. Una parodia metal con un testo divertente che rimanda al nostro territorio e alle tradizioni

Quasi seicentomila visualizzazioni su Youtube in due mesi, un numero esorbitante di like, commenti e condivisioni sui social, oltre ai passaggi nelle radio nazionali e la Valtellina, o meglio la Valhalltellina, città di Sondrio compresa (basta con i «vicino a Milano» o «a due passi dalla Svizzera» per spiegare dove si vive), sfonda i confini provinciali per farsi conoscere a livello internazionale e avvicinarsi all’olimpo, anzi entrare nel Valhalla, dell’heavy metal/rock demenziale e non solo.

Si è trasformato in un vero successo il video de “La Polenta Taragnarok” l’ultimo singolo del gruppo romano Nanowar of Steel compreso nel nuovo disco della band “Italian Folk Metal”, girato a Bormio con la partecipazione straordinaria del re delle televendite Giorgio Mastrota, già acclamato dal gruppo musicale nel 2012 con il singolo “Giorgio Mastrota - The keeper of inox steel” e che nella Magnifica Terra ormai vive da qualche anno.

https://www.laprovinciadisondrio.it/videos/video/taragnarock-il-video_1051696_44/

Un po’ metal, un po’ Signore degli anelli con accenni folk e un’ambientazione vichinga, con tanto di dei della mitologia nordica a fare da comparsa insieme a un Mastrota novello vichingo valtellinese chiamato al cospetto del paiolo, il video, così come il brano, è un’esaltazione semiseria della polenta taragna talmente ben riuscita che qualcuno, Mastrota per primo, ha ipotizzato di farne il nuovo inno della provincia di Sondrio.

E dire che a cantare le lodi del «tagliere di fumante epicità, forgiata dal mestolo di Thor» è un gruppo di romani che della polenta taragna nulla sapeva fino a qualche mese fa, prima cioè che «il caso», come lo definisce Edoardo Carlesi, in arte Gatto Panceri 666, fondatore e bassista della band, ci mettesse lo zampino.

«Lo scorso anno durante il lockdown - spiega Carlesi - abbiamo fatto un sondaggio su Facebook e Instagram tra i nostri fan chiedendo loro di proporre e votare il titolo per il nuovo brano e tra le decine che sono arrivati, dopo un testa a testa con la cedrata Tassoni (motivo della citazione all’interno del video della Polenta Taragnarok, per quanti se ne sono chiesti la ragione, nda), ha vinto la polenta proposta da un ragazzo di Torino».

E sono stati ancora i fan a costruire il testo, sulla base musicale predisposta a grandi linee dalla band. «Sempre durante il lock down, si parla di marzo/aprile 2020 - prosegue Carlesi - abbiamo fatto uno streaming su Youtube con i fan (un centinaio di persone) che intervenivano in chat e proponevano testi o pezzi di testo. Per cui un po’ noi e un po’ loro abbiamo scritto il pezzo in diretta, insieme».

Soltanto dopo la band ha scoperto che Giorgio Mastrota, fan del gruppo con cui la band è rimasta in contatto, vive a Bormio. «A quel punto - racconta Carlesi - abbiamo pensato di fare qualcosa con lui che ha accettato subito: abbiamo fatto sia il video, che la canzone che anche la polenta insieme». E’ stato Mastrota, le cui doti di cantante erano rimaste in secondo piano finora, ad organizzare per primo la registrazione e a scegliere la location.

Il video è stato girato tra il casale dello stesso Mastrota a Bormio e lo chalet che la band ha affittato per l’occasione. «Siamo saliti in dieci per registrare» racconta Carlesi All’inizio del video, che parte come la più classica delle televendite - alla fine, tra l’altro, la confezione speciale di polenta taragnarok fatta dal Molino Filippini è davvero in vendita nello shop del gruppo - a fianco di Mastrota c’è Jessica “MissHatred” Armanetti, che veste i panni di Miss Polenta.

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