Coronavirus e psicosi, a ruba le mascherine nelle farmacie di Sondrio

Nella Comunale 3 sono andate esaurite così come alla Quadrio di piazzetta Rusconi. Qualcuno le ha comprate in vista di un viaggio.

Anche a Sondrio si è fatta sentire in questi ultimi giorni la paura del coronavirus, nonostante in Italia non si siano ancora verificati casi accertati: nelle farmacie del capoluogo, infatti, sono andate letteralmente a ruba le mascherine per proteggere il volto e le vie respiratorie. «Abbiamo venduto tutte le mascherine che avevamo a disposizione - spiegano dalla Farmacia comunale 3 di via Maffei - e, soprattutto in questi ultimi due giorni, anche quando le abbiamo esaurite, sono venuti in molti a chiederle». Il problema, però, per tutti coloro che temono il virus è che, vista la massiccia richiesta di mascherine non soltanto a Sondrio, ma praticamente in tutta Italia, passerà sicuramente un po’ di tempo prima che le farmacie vengano nuovamente rifornite di questo prodotto.

«Vista la richiesta enorme - confermano sempre dalla Farmacia comunale 3 di via Maffei - anche i grossisti, che, comunque, non sono neanche moltissimi, sono rimasti sprovvisti di mascherine e per questo, attualmente non sono più a disposizione».

Una situazione, quella venutasi a verificare nella farmacia del quartiere sud-ovest della città, che si è replicata anche in altre farmacie del capoluogo: «Qualcuno, in effetti, è venuto ad acquistare le mascherine o a chiedere se le avessimo anche se non direi sia arrivato un numero spropositato di persone - sottolineano alla Farmacia comunale 2 di piazzale Toccalli -. Si è trattato, principalmente, di persone che dovevano partire per un viaggio. Ora, però, non abbiamo più mascherine in farmacia e non le stanno neanche più consegnando visto che le hanno esaurite anche i magazzini».

In effetti, pare interessante la sottolineatura relativa agli acquisti delle mascherine nell’ottica dell’imminente partenza per un viaggio, visto che per la verità per le vie di Sondrio negli ultimi giorni è davvero raro incontrare persone che effettivamente indossino sul volto questo tipo di protezione.

In ogni caso l’acquisto delle mascherine è avvenuto anche in una terza farmacia, la Farmacia Quadrio di piazzetta Rusconi: «Le avevamo - confermano proprio in farmacia -, ma viste le richieste di questi ultimi giorni le abbiamo esaurite e ora non ce ne sono più neanche nei magazzini».

Intanto la Regione Lombardia ha completato l’istituzione della sua task force per individuare e combattere proprio eventuali casi di coronavirus con tre laboratori dove trasmettere i campioni da analizzare e 17 reparti di malattie infettive di riferimento. Inoltre sono state impartite alcune indicazioni procedurali a tutti i medici di base che dovranno segnalare all’Ats di riferimento i pazienti che rientreranno nella definizione di caso sospetto, attraverso procedure informatiche, gestendo il paziente in stretto raccordo con i referenti delle malattie infettive.

Spetterà poi alla Regione Lombardia inserire questi flussi di dati nel sistema nazionale con particolare attenzione alla data di partenza dalla Cina del paziente, al volo di ritorno in Italia, al contatto telefonico del paziente o del medico curante e al laboratorio di riferimento a cui è stato inviato il campione biologico.

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