Contributo Creval. La Casa di riposo ha estinto il mutuo

Con un versamento di 1,7 milioni la Fondazione non dovrà più versare le rate del debito. Del Curto: «Così potremo dedicarci ad altri progetti».

Anziché continuare a pagare le rate, la Casa di riposo potrà estinguere il mutuo per la nuova struttura di via Lusardi grazie a un contributo di 1,7 milioni versato in un’unica soluzione dal Credito Valtellinese. In questo modo «il bilancio della Fondazione avrà spazio per altri progetti e nuove iniziative, perché i bisogni del territorio sono crescenti e senza il vincolo del mutuo la Onlus potrà muoversi più liberamente».

Così il presidente del Credito Valtellinese, Miro Fiordi, ha annunciato, ieri mattina nel centro di via Lusardi, la consegna alla Fondazione casa di riposo Città di Sondrio del contributo che andrà ad estinguere il mutuo di 15 anni acceso dall’ente per realizzare la nuova struttura costruita sui terreni della vecchia sede Rsa. «L’impegno assunto con il protocollo d’intesa del 2010 era garantire il rimborso del mutuo tramite la Fondazione Creval – ha ricordato Fiordi -, poi alla fine dello scorso anno insieme al mio predecessore Giovanni De Censi abbiamo pensato di destinare una quota dell’utile per anticipare la somma mancante, per permettere alla Casa di riposo di liberarsi da un vincolo da portare avanti ancora per diversi anni. L’assemblea ha approvato la decisione, e oggi completiamo la nostra iniziativa di sostegno alla creazione del Centro servizi alla persona, un intervento di eccellenza realizzato in tempi record, con qualità estetica e funzionale e attenzione all’ambiente».

E per la Fondazione casa di riposo il contributo anticipato da parte dell’istituto di credito è stato «un gesto di sensibilità importante», ha sottolineato il presidente della Rsa Alberto Del Curto, a concludere un progetto che ha coinvolto molte realtà del territorio. «Il sostegno del Creval è stato importante e per molti versi determinante per il progetto – ha rimarcato Del Curto -. L’intervento prevedeva un budget di dieci milioni di euro sul quale abbiamo fatto molte valutazioni, perché sembrava un’impresa molto ardua, e il contributo dell’istituto è stato determinante nel prendere la decisione di partire. Alla generosità dei diversi enti che hanno partecipato abbiamo cercato di rispondere con la massima serietà, completando i lavori in tre anni esatti dalla posa della prima pietra e rispettando al centesimo i preventivi, per creare questa struttura che mette a disposizione 50 posti nella residenza per anziani e 40 al centro per i disabili».

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