Commercio in crisi a Sondrio. Le soluzioni dei tre candidati: sgravi, incentivi, eventi

Verso il voto Del Curto, Scaramellini e Zambon nei loro programmi affrontano il tema dei negozi. Le proposte: patto con il Comune, incentivi ed eventi

Un patto tra negozianti e proprietari di locali, tavoli di confronto tra i vari soggetti, incentivi, piuttosto che sgravi fiscali, misure di fidelizzazione e revisione del sistema della sosta. Commercio e attività produttive sono uno dei punti chiave dei programmi con cui Simone Del Curto, Marco Scaramellini e Luca Zambon, i tre candidati alla poltrona di sindaco di Sondrio, si propongono all’elettorato sondriese. E vista la situazione non poteva essere altrimenti.

La premessa

Il commercio arranca in città, affaticato dagli anni del Covid, dall’abitudine sempre più crescente degli acquisti on line, favorita anche da un’offerta in loco non sempre adeguata alle richieste, dalla concorrenza dell’area dello shopping di Castione oltre che dal potere d’acquisto eroso da aumenti e inflazione. Chiudono negozi e bar lasciando sul terreno le ferite aperte di vetrine vuote e spazi sfitti e chi non chiude fatica. Difficoltà conclamate cui l’amministrazione comunale che uscirà dalle urne del 14 e 15 maggio dovrà provare a dare risposte. Un’idea su come agire, i tre candidati ce l’hanno.

Le posizioni

«Sondrio è ormai agonizzante dal punto di vista commerciale, la pandemia ha accelerato un processo iniziato da diversi anni - sostiene Zambon -. È indispensabile invertire questa tendenza, ci confronteremo con le associazioni di categoria per trovare soluzioni, ogni iniziativa dovrà trovare sinergia con i commercianti. Una città più attiva, più propulsiva non si può avere senza la rivitalizzazione del commercio al dettaglio in tutte le zone della città, in centro ma anche negli altri quartieri. Quello che proponiamo è un patto tra l’amministrazione comunale e i commercianti, che preveda impegni da ambo le parti e obiettivi condivisi, nell’interesse di Sondrio e dei cittadini come dei turisti. Riteniamo fondamentale aprire un dialogo con i proprietari dei locali sfitti in città, convinti che sia necessario trovare una soluzione per favorire l’occupazione di questi spazi: l’apertura di nuove attività commerciali è un bene per tutti, i proprietari, i nuovi imprenditori e l’intera comunità».

Zambon propone l’istituzione di un tavolo permanente con le organizzazioni di categoria e i commercianti per trovare soluzioni di breve e lungo termine per provare ad arginare la migrazione continua degli acquisti verso il web.

Transizione

Nella visione di città bella e felice cui mira Del Curto, il commercio è uno dei nodi da sciogliere. Anche lui propone l’istituzione di un tavolo permanente per gestire e mediare le criticità fra affittuari e proprietari e concordare interventi di sostegno relativi a canoni per i negozi sfitti piuttosto che sgravi dei tributi comunali e sostegno ai giovani e alle donne che intraprendono un’attività imprenditoriale autonoma.

«Una città attrattiva e vivace è terreno fertile per il commercio - sostiene -. Tuttavia, la transizione da centro di servizi a città turistica non può, da sola, fungere da supporto a tutti i settori del commercio cittadino. Per questo ipotizziamo di poter adottare alcune politiche già sperimentate in altre realtà come gli incentivi per i commercianti che si fanno carico di locali sfitti da tempo e la pianificazione, con il supporto delle associazioni di categoria, di iniziative a sostegno dello shopping consapevole e di prossimità associando le operazioni di acquisto alla promozione ed al sostegno di attività o luoghi della città».

Anche attraverso forme di fidelizzazione dei consumatori che favoriscano la “spesa in città”. «Queste e altre iniziative - dice Del Curto - non potranno essere attivate senza un continuo e proficuo confronto con i commercianti».

Scaramellini rivendica il lavoro fatto in questi cinque anni tra la creazione di una brand identity del capoluogo, l’organizzazione di eventi, la riqualificazione dell’arredo urbano e il reperimento di risorse attraverso, ad esempio, i Distretti del commercio.

Continuità

«C’è ancora molto da fare e da migliorare - sostiene - sempre ascoltando le associazioni di categoria. Promuoveremo e implementeremo le iniziative che hanno riscosso un grande successo, come la concessione gratuita del suolo pubblico associata a un procedimento semplificato per la richiesta di ampliamento dei dehor esterni, la Piattaforma Garzone, finanziata anche dal Comune per avviare il commercio online, la concessione gratuita dell’ampliamento dell’occupazione dei pubblici esercizi in occasione degli eventi organizzati dal Comune. La sfida principale è riportare la città al centro della proposta turistica locale, contribuendo così a ricostruire la domanda di servizi anche commerciali. E’ necessario predisporre uno studio che tenga conto delle necessità di carico e scarico per i negozi, che preveda anche punti di sosta veloce, dedicati a clienti che devono ritirare pacchi pesanti o ingombranti, possibilmente in prossimità delle zone con maggiore concentrazione di attività. E poi la Sondrio card con indicazioni, sconti ed agevolazioni per stimolare nuovi flussi in città».

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