Cedrasco: incendio spento, area sotto sequestro

Cedrasco Provvedimento dei carabinieri - di prassi - dopo il rogo divampato nell’impianto rifiuti di Secam. Servirà ancora tempo prima di avere un responso sulla qualità dell’aria nella zona dopo l’intervento di Arpa

I Vigili del fuoco di Sondrio sono rimasti per tutta la notte scorsa con un presidio formato da tre uomini e un mezzo antincendio e ancora nella mattinata di ieri. Poi il rogo divampato nell’impianto Secam, area ingombranti, di Cedrasco, è stato dichiarato sotto controllo e la zona transennata e posta sotto sequestro dai Carabinieri forestali.

Resta osservata speciale, perché si tratta di un cumulo di quasi 4mila metri cubi di rifiuti ingombranti, in parte bruciati e in parte no, che seppur smassati dai Vigili del fuoco, potrebbero ancora dar luogo a qualche remoto focolaio.

Per questo, due operatori Secam sono rimasti per tutta la notte a presidio dell’area, così da attivare in caso di bisogno i Vigili del fuoco. Anche se l’auspicio è che non vi sia bisogno di ulteriori interventi.

«L’emergenza appare rientrata - afferma Nicola Perregrini, amministratore delegato di Secam spa - e questo ci conforta. Questa mattina sono tornati i Carabinieri forestali, con i quali la collaborazione da parte nostra è massima, così come lo è con Arpa e con Ats, perché tutta la documentazione richiesta l’abbiamo e la stiamo fornendo. La novità è rappresentata dal sequestro dell’area rifiuti ingombranti, che ci aspettavamo perché rientra nella prassi, per cui non li possiamo smaltire in discarica alla Silla di Milano, come ipotizzavamo. Per ora rimangono sotto sequestro, e resta anche la sospensione del servizio di raccolta degli ingombranti in tutta la provincia per almeno 10-15 giorni».

Prosegue invece tutta l’altra attività di raccolta e smaltimento dei rifiuti «anche perché - osserva Perregrini - il nostro è un servizio pubblico e non possiamo interromperlo. Questo l’ho rappresentato garbatamente agli inquirenti. Per il resto, siamo a disposizione delle forze dell’ordine».

Le indagini sono in capo ai Carabinieri forestali e tese a comprendere l’origine dell’incendio, anche se, sembra che possa imputarsi ad una sorta di autocombustione di materiale stoccato nel deposito ingombranti, dove erano presenti balle di paglia e cenere di stufa, forse non spenta abbastanza.

Nulla di nuovo, invece, sul fronte dell’eventuale dispersione di inquinanti nell’aria, perché Arpa Lombardia ha bisogno di tempo per poter rendicontare l’attività di monitoraggio.

«Abbiamo posizionato un campionatore ad alto volume (una sorta di centralina ad hoc, nell’area dell’avio superficie di Caiolo-campo da golf, nda) per testare la qualità dell’aria nell’area - dicono da Arpa Lombardia -, ma ci vogliono alcuni giorni per poter avere riscontri oggettivi. La posa del campionatore risale alla mezzanotte di martedì 15 e il primo filtro è stato prelevato 12 ore dopo, ma le analisi richiedono almeno 72 ore. Altri filtri verranno analizzati ogni 12 ore e probabilmente nel fine settimana ci potranno essere novità».

Che si spera positive, anche se, nell’incertezza, vale la pena di mettere in campo una certa prudenza. «L’aria è tornata respirabile - assicura Nello Oberti, sindaco di Cedrasco - e non c’è più odore in paese. Non abbiamo però ancora indicazioni da Arpa, per cui per ora vigono le raccomandazioni già fatte, cioè evitare di aprire le finestre per aerare, limitare l’attività all’aperto, non mangiare frutta e verdura degli orti e, in caso di comparsa di sintomi irritanti alle vie respiratorie, rivolgersi a un medico».

Però, per ora, problemi non se ne sono avuti. Ieri, da Cedrasco in su, era tornato il sereno e l’aria pulita di sempre.

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