Caro bollette
cittadini in crisi
«Subito gli aiuti»

ConsiglioL’assessore Grillo: «Emergenza nazionale Il Governo deve intervenire subito aiutando le imprese» Iannotti: «O si fa qualcosa o le aziende chiudono»

Il caro bollette approda in consiglio comunale a Sondrio. Sono due i documenti, due ordini del giorno presentati rispettivamente dalla Lega e dal Partito democratico, che trattano della questione che sta mettendo in ginocchio imprese e famiglie. Un unico tema, due differenti destinatari.

«Ora che si respirava un po’»

Il documento della Lega impegna sindaco e giunta a farsi portavoce presso il Governo per ottenere risorse aggiuntive da impiegare, almeno per i primi tre mesi dell’anno, per contenere il costo della componente energia delle bollette a carico delle imprese e per azzerare gli oneri di sistema. Ma anche per mettere in atto uno snellimento delle procedure burocratiche e degli oneri per le aziende che investano sulle tecnologie sostenibili e sull’efficientamento energetico, per studiare e mettere in atto un progetto di riforma strutturale della bolletta e la revisione della contribuzione secondo criteri basati sull’effettivo livello di consumo energetico e per promuovere la creazione di un consorzio comune per negoziare con maggiore potere contrattuale il costo dell’energia.

Quello del Pd, invece, chiede che l’amministrazione si faccia parte attiva nei confronti della Regione per prevedere un fondo per le imprese sul versante del sostegno agli investimenti, al fine di agevolare la riconversione degli impianti energetici nelle aziende e di consentire l’autoproduzione di energia elettrica, per favorire check up energetici gratuiti per le piccole e medie imprese e per le microimprese al fine di consentire investimenti mirati a consentire il miglior risparmio energetico e perché stipuli una convenzione con l’Associazione banche italiane (Abi) della Lombardia e con Finlombarda per offrire condizioni agevolate alle aziende in difficoltà per il pagamento delle bollette.

«È indubbio che il caro energia in questi ultimi mesi sta incidendo sul benessere dei cittadini e sulla capacità delle imprese di essere competitive - dice Lorenzo Grillo della Berta coordinatore provinciale del partito di Salvini -. In alcuni casi l’incremento di spesa porta addirittura a chiudere una attività anziché lottare per andare avanti. Proprio quando si intravede un barlume di luce, la zavorra del caro energia trascina tutto il Paese verso la stagnazione. Si tratta di una vera e propria emergenza nazionale. Non si può e non si deve tergiversare, ma bisogna mettere in campo tutte le risorse per contrastare un fenomeno che trae origine da congiunture internazionali associate a vecchi problemi strutturali nostrani». Per questo, la Lega, ricordando il piano di contributi della Regione, chiede al Governo di predisporre una serie di azioni concrete a vantaggio di cittadini e imprese, per rendere più concreta ed attuabile un’inversione di tendenza o quanto meno un sostegno che consenta a famiglie e imprese di restare a galla. Il tutto per consentire la tenuta del sistema produttivo e sociale.

«Un disastro»

La stessa cui mira il documento del Pd.

«Occorre che tutte le istituzioni si attivino facendo fronte comune per dare una risposta concreta al caro energia - dice Michele Iannotti, segretario provinciale del Pd - che ha un impatto devastante su imprese e famiglie. Dopo l’intervento del Governo è giusto che si attivi anche Regione sul versante del risparmio energetico oltre che su quello dell’autoproduzione di energia. Siamo arrivati al punto in cui le imprese sono costrette a chiudere o ad interrompere la produzione per i costi troppo elevati. Non possiamo lasciarle sole».

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