Calcio Sondrio, è finita
Cancellati 88 anni di storia

I dirigenti hanno inviato alla Federazione la comunicazione della rinuncia alla quarta serie. Il presidente aveva iscritto la squadra in attesa delle trattative. Il sindaco: «Spero in un nuovo progetto»

Stavolta è finita per davvero: il Sondrio calcio non parteciperà alla prossima serie D e, almeno per una stagione (a meno di altre clamorose svolte), sparirà dai radar del calcio nazionale e regionale.

Ieri mattina i dirigenti biancazzurri hanno inviato alla Federazione la comunicazione ufficiale con cui hanno annunciato la loro rinuncia al campionato di quarta serie del calcio italiano a cui il presidente Oriano Mostacchi aveva comunque iscritto il Sondrio nelle scorse settimane anche nella speranza di invogliare potenziali acquirenti a rilevare la gestione societaria.

Per quanto ormai nell’aria, la certezza ufficiale che per il Sondrio non sarà serie D ha gettato nella tristezza e nello sconforto i tifosi che si sono ritrovati nella serata di ieri e oggi faranno sicuramente sentire ancora la loro voce. Intanto, però, già ieri proprio i tifosi del Grupp Sasela hanno tenuto a precisare la loro estraneità a ogni forma di insulto e protesta apparsa sui social o in città contro la dirigenza che ha guidato il Sondrio negli ultimi 28 anni.

La mancata partecipazione alla serie D rappresenta un brutto colpo anche per mister Omar Nordi e capitan Nicholas Mara che si erano, per tutte queste settimane, mantenuti fedeli ai colori biancazzurri (come altri giocatori della rosa della scorsa stagione) e avevano atteso con fiducia la chiamata per tornare a lavorare alla Castellina e preparare il campionato che sarebbe partito il 27 settembre. Invece, la decisione del ritiro dalla serie D ha spiazzato e lasciato senza parole anche loro.

Cosa succede adesso? Il Sondrio calcio continua a esistere come società ma è una scatola vuota. Il titolo sportivo non c’è più (in D sono stati ripescati i liguri del Vado) e se dovesse riprendere un campionato, questo dovrà essere la Terza categoria, non prima dell’anno prossimo, a meno di accordi con altre società. Ed è su questo fronte che si sta lavorando.

«Ci dispiace moltissimo per l’esito di tutta la vicenda e siamo molto rattristati - afferma il sindaco di Sondrio, Marco Scaramellini, peraltro ex dirigente biancazzurro - ma noi come amministrazione comunale non potevamo fare nulla se non garantire la gestione degli impianti sportivi».

«Già in queste ore avremo degli incontri per cercare di dar vita a un nuovo progetto che salvi l’esistenza del Sondrio calcio e la sua presenza per questa stagione, almeno a livello giovanile - aggiunge il sindaco - Un progetto a livello locale, magari in sinergia con altre società del territorio. Probabilmente per quanto riguarda la prima squadra sarà inevitabile un “buco” e un’assenza dal panorama calcistico in questa stagione, ma se, a livello federale ci fosse un ulteriore rinvio dell’avvio dei campionati cercheremo di trovare uno spiraglio anche in tal senso, facendo leva anche sul fatto che Sondrio è un capoluogo di provincia e la società ha una storia importante». Resta da capire, partendo da quale campionato.

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