Botte a bimbo di 7 anni, arrestato il compagno della madre

Il giovane, per cercare di depistare le indagini, il giorno successivo ha presentato denuncia ai carabinieri di Tirano contro un compagno di scuola del piccolo e le maestre per omessa vigilanza.

Dopo averlo picchiato con pugni, schiaffi e calci, e pure utilizzando un tagliere di legno come arma, gli aveva scattato delle foto che aveva mandato alla sua convivente. «Guarda cosa hanno fatto a tuo figlio - le ha scritto - è tornato a casa così». Si era costruito una storia per depistare le indagini, ma non c’è riuscito: è finito in carcere oggi con l’accusa di maltrattamenti e lesioni aggravate un 25enne valtellinese, accusato di aver picchiato e maltrattato il figlio della sua convivente, un bimbo di 7 anni.

Il piccolo, terrorizzato dall’uomo, inizialmente aveva anche confermato la sua versione, raccontando di essere stato picchiato a scuola. Poi, però, nei colloqui protetti davanti al Pm Elvira Antonelli e allo psicologo con i detective del vice questore Carlo Bartelli ha detto tutta la verità: a picchiarlo era stato il compagno della mamma, ma l’arrestato non voleva che lo raccontasse, lo aveva minacciato.

L’uomo, sempre nel tentativo di depistare le indagini della Squadra Mobile, aveva anche denunciato falsamente un compagno di scuola del bambino, suo coetaneo, per le percosse e le maestre per omessa vigilanza. Giovedì è in programma l’interrogatorio di garanzia. Il bambino, dopo quasi una settimana in ospedale (la prognosi è di 20 giorni) è tornato con la mamma, che nulla sapeva, secondo gli inquirenti, di quello che accadeva tra le mura di casa quando lei era a lavoro.

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