Berbenno, spara alla moglie e si barrica in una baita con la figlia: arrestato

Tentato omicidio e sequestro di persona aggravato è l’accusa con cui l’uomo è stato tratto in stato di fermo

Questa mattina i carabinieri del Comando provinciale di Sondrio hanno dato esecuzione a un decreto di fermo, emesso dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Sondrio, Stefano Latorre, per i reati di tentato omicidio aggravato e sequestro di persona aggravato.

Nella tarda serata di ieri è arrivata una chiamata alla centrale operativa del Comando Carabinieri della Valtellina con la quale si segnalava una lite in famiglia in atto in una frazione di montagna di Berbenno. Una pattuglia veniva inviata sul posto dove verificava che una donna era stata colpita da due proiettili sparati dal compagno convivente. L’uomo non era presente e all’appello mancava anche la figlia della coppia, una bimba di un anno e mezzo. Anche l’arma sembrava essere sparita. Scattavano immediate le ricerche, anche i familiari preoccupati si adoperavano.

Si cercava un uomo armato. Venivano passati al setaccio tutti luoghi dove poteva aver trovato rifugio fino a giungere in una località di montagna dove c’erano due baite di famiglia. Nascosto in una di queste c’era l’uomo armato, con sua figlia, chiuso all’interno. I militari cercavano di farlo uscire, dopo una ventina di minuti il padre, presente sul posto con i carabinieri, e i militari lo convincevano a consegnarsi. L’uomo veniva fermato, la bambina, dopo essere stata fatta visitare dai sanitari dell’ospedale di Sondrio, veniva affidata ad una parente.

La donna, al momento non in pericolo di vita, è ancora ricoverata all’ospedale di Sondrio.

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