Benzina più cara, costa come in Svizzera

L’analisi Il prezzo cresciuto in media di 18 centesimi al litro, i primi adeguamenti poco dopo la mezzanotte di Capodanno.

I primi ad adeguarsi hanno modificato le cifre sui tabelloni già pochi minuti dopo la mezzanotte del 1° gennaio. Con lo stop agli sconti sulle accise, pure in provincia di Sondrio i rincari sul carburante stanno iniziando a farsi sentire. E non è difficile – specie in città – trovare il gasolio che sfiora anche i 2,20 euro nel caso del servito. Mentre la verde è tra 1,8 e 1,9 euro al litro.

Il prezzo alla vendita è aumentato, in media, di 18 centesimi al litro: la nuova legge di bilancio, infatti, non ha confermato il taglio delle imposte ereditato dal Governo Draghi. C’è da dire, comunque, che, chi ha potuto, ne ha approfittato sabato sera: un ultimo dell’anno caratterizzato, insomma, pure dalla fila al distributore prima degli adeguamenti di questi giorni.

Le segnalazioni

Sul portale “Osservaprezzi carburanti” del Ministero dello Sviluppo economico, la maggior parte delle comunicazioni di variazione di prezzo trasmesse dai benzinai di Sondrio e del circondario risale a domenica.

L’altalena dei mesi scorsi, effetto della variabilità dei mercati, sembra ora – appunto – essersi placata. E, nel capoluogo, come accennato poc’anzi, fare il pieno è mediamente più caro.

Tra gli ultimi ad aver ritoccato i propri listini ieri, ad esempio, compariva il distributore “Cp occhio al prezzo” di via Tonale: 1,799 euro il prezzo al litro della verde nella modalità self-service, che diventa 1,929 nel caso del servito. La differenza di 13 centesimi tra le due opzioni si conferma anche per il gasolio, che supera i due euro (2,029) se a fare rifornimento ci pensa l’operatore.

Attorno alle 11 di domenica, invece, risale l’adeguamento dell’Enistation “Cioccarelli” di via Stelvio: spesa maggiore, qui, per il “blu diesel alpino” (2,225 al litro per il servito, 2,015 al self), seguito – a poca distanza – dal gasolio alpino (dieci centesimi in meno) e dalla benzina “blue super” (2,187 e 1,977 euro al litro).

Le stazioni di servizio dell’area commerciale di Castione Andevenno si confermano, invece, piuttosto competitive in questo contesto. Sui tabelloni di “Iperal carburanti” – ad esempio – si legge 1,769 euro per la benzina (solo self) o, in alternativa, 1,829 per il diesel, stando ai dati comunicati al portale “Osservaprezzi carburanti”. Situazione simile al “Commerciale Paganoni Pc020”, a poca distanza dalla pompa appena menzionata: si parla, in questo caso, di dieci centesimi in meno al litro.

Oltreconfine

L’ultimo aumento ha riportato il prezzo italiano ad allinearsi con quello in Svizzera, dopo che negli ultimi mesi erano gli elvetici a venire da noi a fare il pieno. Ora i prezzi sono simili: in Bregaglia ieri la senza piombo costava 1,87 euro; nella stazione di servizio Enrico Marantelli a Campocologno, invece, ieri al litro veniva 1,78 euro. Con il cambio franco-euro quasi alla pari, si parla – grossomodo – di 1,81 euro, una cifra, dunque, non particolarmente vantaggiosa rispetto all’Italia: da escludere, di conseguenza, un flusso consistente di italiani che passano la frontiera per fare apposta il pieno. Anche perché a Tirano – come conferma il portale del Mise – il distributore “Occhio al Prezzo” in via Strada di Fort ha la verde allo stesso prezzo, ovvero 1,809 euro al litro.

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