Barche di cartone nel Mallero
Vince la Piastra

Palio Alla “Màler Cartùn Race” il Millennium Falcon. L’astronave di Star Wars batte tutti al traguardo “Moby dick” di Ponchiera prima per l’estetica

Strani avvistamenti, ieri pomeriggio, nel Mallero. Il torrente, reso navigabile nei pressi del settimo ponte, è stato solcato dal Millennium Falcon, l’astronave presente nei film della trilogia originale di “Star Wars”, capace di affrontare il percorso della “Màler Cartùn Race” in poco più di 45 secondi.

Trieste terza

Si trattava naturalmente di una riproduzione in cartone realizzata dalla contrada Piastra nell’ambito della manifestazione proposta dalla Pro loco di Sondrio, in collaborazione con Indomita Valtellina River, all’interno del Palio delle contrade. A condurla abilmente alla vittoria sono stati la capo contrada Francesca Della Morte e Federico Rossi.

Meno di tre secondi di distacco per la riproduzione di un tronco di legno realizzata dalla contrada Milano con l’intento di ricordare i giochi d’acqua dei parchi divertimenti. A condurre l’imbarcazione, assemblata con il solo impiego di nastro adesivo, il capo contrada Alessandro Bonesi con Nicola Pozzoni e Laura Bonomi. A completare il podio, terza barca più veloce è stata la riproduzione di una monoposto Ferrari realizzata dalla Scuderia Castiun, squadra esterna al Palio. In concomitanza con il Gran premio d’Italia di Formula 1, disputatosi ieri a Monza, l’auto è stata realizzata dai fratelli Gianmarco e Marta Belotti. Quest’ultima ha anche affrontato la discesa sul Mallero assieme ad Andrea Burchiellaro.

Da segnalare poi, anche se ha concluso la gara in un minuto e 26 secondi, la “Moby dick” realizzata dalla contrada Ponchiera, prima nella classifica per l’estetica, dove Piastra si è aggiudicata il secondo posto con il suo Millenium Falcon.

Terza posizione per l’imbarcazione della contrada Trieste, che ha solcato il Mallero con il capo Maurizio Bombardieri e Simone Quattrini sul cassone di “Ape… ritivo”. Seppur accurata nei dettagli, l’imbarcazione si è più volte ribaltata, caricando acqua e rallentando la discesa.

Una sorte comune a diverse altre imbarcazioni realizzate da contradaioli ed esterni al Palio, probabilmente dimentichi del principio di Archimede che si manda a memoria al liceo e che “stabilisce che un corpo immerso in un fluido subisce una spinta dal basso verso l’alto pari al peso del liquido spostato”.

Così ha concluso a fatica la prova lo squalo della contrada Trento, mentre l’imbarcazione “Gema” non è giunta nemmeno al traguardo. Difficoltà anche per i novelli sposi Letizia Fanoni e Marco Rota, in gara per la Brigata Orobica. Formazione che ha prodotto altre due barche, in una sfida tra il capo contrada Diego Torricelli (con “Fregata Orobica” e il fratello Fabio).

Papamobile

Un solenne affondamento ha rimediato anche la “Papamobile” di Ronchi, che prima ha perso la parte superiore e poi è giunta con difficoltà al traguardo.

Mentre invece ha concluso senza particolari difficoltà la discesa l’imbarcazione di San Rocco, denominata “Sommelier” e realizzata a forma di mezza bottiglia di vino. Seppur molto veloce, la barca non ha ottenuto il podio della velocità e così la contrada vincitrice dell’ultima edizione ha dovuto ieri cedere il primo posto della classifica generale a Piastra, forte della vittoria della “Màler Cartùn Race”.

L’evento, molto seguito dal pubblico, ha lasciato spiazzati molti dei presenti che ne attendevano lo svolgimento verso la confluenza con l’Adda, come annunciato.

Ma motivi di sicurezza in acqua ne hanno richiesto lo spostamento a nord.

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