«Artificiale sì, intelligente no»

Incontro a Chiuro Franco Folini ha descritto l’Ai come «un’incredibile tecnologia che si comporta come se lo fosse» Strumento «dalle potenzialità enormi e che cambierà il mondo, ma può essere anche inaffidabile e manipolabile»

«Esibisce un comportamento intelligente». Ma attenzione, perché l’intelligenza artificiale (Ia), intelligente non è. Non sa di cosa sta parlando. È anche inaffidabile, manipolabile e costosa. Ma se usata al meglio ha vantaggi innegabili: «È un’incredibile tecnologia, con un potenziale enorme», che inevitabilmente cambierà le nostre vite in diversi settori.

Lo ha spiegato venerdì Franco Folini alla platea dell’auditorium “Valtellinesi nel mondo” di Chiuro, esperto in materia ospite della biblioteca “Luigi Faccinelli”, che ha promosso la partecipatissima serata. Una presentazione alla portata di tutti: con parole semplici, esempi concreti e l’ausilio di slide ha tracciato i contorni di questo mondo che avanza alla velocità della luce, sviscerando il tema dell’incontro “Intelligenza artificiale: impatto sulle nostre vite, scuola e lavoro”.

«Sono la persona meno indicata per presentare questa serata fortemente voluta dalla biblioteca - ha detto la presidente Ellida Schiappadini -, in quanto sono molto lontana dal mondo digitale, che però mi affascina. Voglio conoscere e capire cosa sta arrivando e che ripercussioni avrà sulla nostra vita: questo il senso dell’incontro».

Una lunga esperienza

Laureato in informatica, chiurese doc, Folini ha insegnato Digital marketing all’università della California a Berkeley e insegna oggi Social media content all’università di Strasburgo in Francia. Dopo oltre 20 anni trascorsi nella Silicon Valley, dove ha lavorato come imprenditore nell’ecommerce, consulente di marketing e docente universitario, è rientrato a Chiuro. «Sono abituato a parlare davanti a platee numerose, ma non vi nego che parlare di fronte al mio paese mi emoziona parecchio» ha confessato entrando nel vivo dell’argomento.

Partendo da zero: «Cosa è l’intelligenza artificiale? È l’abilità di una macchina di mostrare capacità umane, quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività». Mentre il machine learning «è un ramo specifico dell’Ia: il più importante» ha proseguito spiegandone le due fasi. La prima di addestramento, in cui la “macchina” viene addestrata e incamera dati e poi quella di utilizzo. Con un range di usi impressionabile. Come ad esempio attraverso «ChatGpt, un sistema di Ia che può intrattenere conversazioni con noi umani, scrivere brevi saggi e racconti, scrivere codici di vari linguaggi di programmazione». Conversazioni anche con chi da tempo è nell’al di là, «come Padre Pio» ha mostrato il sito attraverso, cui fare domande e ottenere risposte dal Santo di Pietrelcina.

Accessibile al pubblico dalla seconda metà di novembre 2022 «ChatGpt in cinque giorni ha avuto un milione di utenti, con una crescita e una viralità mai vista prima - ha evidenziato Folini -. A gennaio aveva già superato 100 milioni di utenti in meno di due mesi dal lancio».

Ma chi c’è dietro questa azienda? Dietro l’Open AI? «Peter Thiel, Sam Altman, Elon Musk e Satya Nadella, amministratore delegato di Microsoft, che ne ha acquisito il 49%». Un colosso che avanza, con un inevitabile impatto sul mondo: modificando professioni esistenti e rendendo obsoleti certi lavori, ma creandone di nuovi. «Tanti lavori verranno impattati dalla diffusione di sistemi di Ia. Tra i più evidenti scrittori e creatori di contenuti, sviluppatori web ed esperti Seo, grafici, formatori e istruttori». Lavori ripetitivi d’ufficio saranno divorati prima da questo sistema. Ma anche nel campo «dell’agricoltura estensiva e dell’industria». Con nuove professioni all’orizzonte.

A partire dall’«analista di dati (data scientist)» e proseguire con altre figure, quali «esperto di machine learning, specialista dell’etica del machine learning, esperto di robotica, machine learging trainer» e, il più nuovo, «prompt-engineer, figura in grado di trarre il meglio da ChatGpt».

Grammatica quasi perfetta

Sistema, questo, che ha dei vantaggi e degli svantaggi. Di buono c’è che «è in continuo miglioramento, sa scrivere articoli fino a una lunghezza di 60mila parole. Ha una grammatica quasi perfetta e sa scrivere programmi funzionanti in numerosi linguaggi di programmazione». Ma il rovescio della medaglia è che «non sa cosa sta dicendo, perché non ha un modello semantico. Non ha credibilità e affidabilità - ha sottolineato Folini -; soprattutto non sa e non può citare le fonti delle sue affermazioni».

Non c’è inoltre modo di sapere da ChatGpt, «se ciò che dice sia vero o no. Non lo sa. Potrebbe essere usato per ingannare». Pericolo, questo, su cui si è soffermato Folini: «Machine learning può essere usata per manipolare l’opinione pubblica, simulando perfettamente voci e video».

È anche biased (dall’inglese bias pregiudizio): «Ml cade negli stessi stereotipi e pregiudizi dei dati usati per il training. Quindi i risultati devono essere controllati da un umano».

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