Addio signora Rosalia
In negozio per 70 anni
sempre con il sorriso

È morta di Covid a Sondalo Rosalia Ragazzoni Classe 1926, era la titolare della pelletteria di via Dante

Il sorriso gentile e quei modi garbati con cui accoglieva chiunque varcasse la porta del negozio, facendosi in quattro per accontentarne le richieste anche quando potevano sembrare strane, anche quando si trattava di cambiare le stecche agli ombrelli o trovare il cappello giusto.

È questo il ricordo più ricorrente di Rosalia Ragazzoni, la signora della pelletteria di via Dante, istituzione del centro storico e del commercio cittadino, scomparsa sabato all’età di 94 anni, portata via dal Covid in un letto di ospedale a Sondalo.

Soltanto ieri, a funerali celebrati - «in questo frangente non era il caso di creare assembramenti per la cerimonia» -, i figli Daniela e Gianfranco Bassi cui la signora Rosalia ha ceduto il testimone dello storico negozio sondriese hanno reso pubblico il lutto con un post su Facebook che nel giro di pochissimi minuti ha raccolto centinaia di commenti.

La signora Rosalia la conoscevano tutti in città e tutti apprezzavano quella gentilezza, quella presenza attenta ma mai invadente, quella sua affabilità sincera nel negozio che era stata la sua casa per oltre settant’anni. «Le piaceva la gente - racconta il figlio Gianfranco -, le piaceva stare a contatto con le persone, in negozio si sentiva perfettamente a suo agio. Amava il suo lavoro». Lo aveva fatto fin dai 20 anni quando, dopo i tentativi falliti di farla andare all’università, il padre, in una sorta di punizione, aveva infine deciso di tenere la sua figlia più piccola accanto a sé, in bottega. «Avessi saputo che se la cavava così bene lo avrei fatto prima» amava raccontare il padre.

E che fosse la sua vocazione lo hanno dimostrato tutti gli anni passati in negozio, i clienti e gli apprezzamenti ricevuti. Era una donna garbata e gentile ma non per questo meno decisa.

Era stata lei l’anima del negozio fin dai tempi in cui lo gestiva insieme a due dei suoi sei fratelli, poi divenuto uno per la scomparsa prematuro dell’altro. E anche quando era diventata l’unica proprietaria quello era rimasto il suo regno indiscusso.

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