Addio Paolo Arrigoni, leghista storico. Fu presidente della Regione

Politica Leghista della prima ora, sondriese di adozione, è scomparso all’età di 64 anni. Oggi i funerali

Un pezzo, un altro, della storia politica valtellinese che se ne va. E’ scomparso domenica sera all’età di 64 anni Paolo Arrigoni , milanese di nascita ma sondriese d’adozione, primo presidente leghista della Regione Lombardia (e unico fino all’elezione di Roberto Maroni nel 2013) tra il 1994 e il 1995.

Una morte che ha colto la comunità locale di sorpresa. Il primo a rendergli pubblicamente omaggio è stato su Facebook il deputato leghista Ugo Parolo che con Arrigoni ha condiviso i primi anni di militanza nel Carroccio agli inizi del 1990 «quando - ricorda Parolo - sognavamo di rivoluzionare democraticamente lo Stato».

Un rapporto quello tra Arrigoni e il partito dell’allora senatür Bossi piuttosto travagliato, tanto da concludersi con una rottura. Leghista della prima ora dopo una gioventù più a sinistra, Arrigoni, funzionario dell’allora Azienda servizi municipali di Sondrio, entrò in consiglio regionale con la Lega nel 1990, eletto nella circoscrizione di Brescia. Dopo la caduta delle giunte Giovenzana e Ghilardotti, nel 1994 fu incaricato di formare un nuovo esecutivo.

Il suo mandato si concluse con le elezioni regionali del 1995, anno in cui concorse alle elezioni provinciali ottenendo il 28% di consensi, la percentuale di voti più alta che la Lega avesse mai raggiunto in Provincia fino a quel momento. Al ballottaggio andarono però il candidato del centrodestra Adriano Bass i, al 36,7%, e il candidato del centrosinistra Enrico Dioli al 28,7% che poi vinse con anche l’appoggio di Arrigoni che, in disaccordo con la linea del segretario Umberto Bossi di non dare esplicite indicazioni di voto, dichiarò di votare al secondo turno per la sinistra.

Erano i primi segnali di scricchiolii interno al movimento che l’anno successivo portò Arrigoni a dimettersi dalla Lega, in contrasto con l’allora commissario provinciale Stefano Galli , ed esserne poi espulso. Nel 2008 Arrigoni si candidò alla Camera dei deputati nella lista dell’UdC, ma senza fortuna.

Una passione quella per la politica che non lo ha mai abbandonato. E’ lo stesso Parolo a ricordarlo. «Dopo 20 senza vederci ci incontrammo per caso qualche anno fa - racconta -. Il tempo trascorso si annullò. Gli chiesi di darci una mano per la sezione di Colico. Mi rispose con un semplice “perché no?” È così è stato». Arrigoni è diventato il referente del gruppo, abbandonato soltanto a causa delle precarie condizioni di salute. «Ci siamo sentiti sabato l’altro - aggiunge Parolo -, non avrei mai immaginato di doverlo salutare in questo modo».

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