Acqua di ottima qualità. Lo dicono i controlli

Analisi Campionamento su 1.136 sorgenti e 514 punti rete e 38 pozzi Il paradosso è che la siccità aiuta, ma Ats avvisa: «Non stressate le fonti»

L’acqua distribuita nel territorio dell’Ats della Montagna e, quindi, anche in provincia di Sondrio, è di ottima qualità.

E non solo perché sgorga da sorgenti sotterranee di cui è nota la composizione chimica e la potabilità, ma anche perché queste sorgenti e tutti gli altri punti di erogazione dell’acqua presenti sul nostro territorio sono costantemente e periodicamente monitorati dai tecnici Ats.

Giornata mondiale

In particolare da coloro che fanno capo al Servizio di Igiene degli alimenti e nutrizione i quali si occupano anche del controllo e del monitoraggio delle acque destinate al consumo umano e delle acque minerali.

Ed è in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 e celebrata ieri, che Ats della Montagna ha reso noti dati interessanti circa gli effetti del monitoraggio condotto.

I quali ci dicono che sull’intero territorio dell’Ats (comprensivo, quindi, anche di Valcamonica ed Alto Lario) sono presenti 1.136 sorgenti, 514 punti rete, 38 pozzi, quattro corpi idrici superficiali, siano laghi o bacini artificiali, e 89 casette dell’acqua.

E dal campionamento chimico e microbiologico effettuato su queste ultime, lo scorso anno, precisamente sul 10% del totale, l’esito di conformità ai parametri di purezza previsti per legge è stato del 100%.

Quindi significa che l’acqua messa a nostra disposizione dalla rete pubblica è molto buona e salubre, perché «le analisi di routine effettuate - dicono dall’Ats della Montagna - non hanno evidenziato cariche microbiche o inquinanti in concentrazioni tali da costituire un problema di salute pubblica. Basti dire che su 3.106 prelievi effettuati, 2.619 campioni sono risultati conformi ai parametri, per una percentuale dell’84%».

Va detto che, paradossalmente, a favorire questo buon risultato è anche la siccità stessa, perché in presenza di piogge torrentizie, tipiche della stagione estiva, di norma il terreno d’alta o media quota appresso alle sorgenti si dilava al punto tale da asportare anche residui di deiezioni animali, di mucche o ovini che magari si trovano nelle vicinanze e che vanno a inquinare la sorgente aumentando la carica di colibatteri. Non essendoci stato, lo scorso anno, questo grande apporto di piogge estive cui invece in passato eravamo abituati, questo problema non si è posto più di tanto, mentre, ovvio, si pone quello legato alla grave siccità. Che incombe anche in questa prima parte dell’anno appena iniziato, con gravi prospettive per l’estate imminente. E qui sono dolori.

«Basti dire che nei primi mesi del 2023 - sottolineano dall’Ats - le precipitazioni sono state pari a un quarto rispetto a quelle registrate nello stesso periodo di riferimento, nel 2022. Con la temperatura che è, invece, aumentata di 1,65 gradi rispetto alla media del periodo».

Risparmio energetico

Non sono passaggi di poco conto, tant’è che per la prima volta Ats della Montagna avverte il bisogno di stressare il tema del risparmio energetico e di acqua, in particolare, uscendo con una comunicazione dettagliata rispetto alle misure che ciascun cittadino, nel suo piccolo, può e deve adottare per garantire il proprio contributo al sostentamento di un pianeta in forte difficoltà.

«L’accesso all’acqua potabile di qualità e ai servizi igienico-sanitari è un diritto di tutta la popolazione - dicono dall’Ats -, un requisito fondamentale per lo sviluppo sostenibile e un obiettivo che deve essere condiviso e che, per ciò stesso, richiede la partecipazione attiva di tutti. Del resto il legame fra acqua e cambiamenti climatici è sotto gli occhi di tutti ed è fondamentale che le persone siano consapevoli dell’importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico».

L’impressione è che di questi argomenti sentiremo parlare a lungo nei prossimi mesi, a meno che Giove Pluvio non voglia farci la grazia...

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