Mucca pazza, i prioni
sanno mutare e resistere

Gli agenti infettivi proteici responsabili di gravissime malattie neurodegenerative possono adattarsi ai nuovi ambienti per poi riprendere le loro caratteristiche letali una volta tornati nei tessuti d'origine

WASHINGTON - Gli scienziati dello Scripps Research Institute dell'università della Florida hanno dimostrato che i prioni, agenti infettivi di natura proteica che possono causare malattie neurodegenerative fatali come l'encefalopatia spongiforme bovina (la malattia della mucca pazza), hanno la capacità di adattarsi per sopravvivere in un nuovo ambiente.
Lo studio, pubblicato nell'edizione online della rivista Proceedings of National Academy of Sciences (Pnas), dimostra che pur privi di DNA e RNA si comportano proprio come i virus, producendo diverse mutazioni in funzione di auto-perpetuazione.
"Abbiamo trovato che quando un ceppo di prione viene trasferitoda cellule cerebrali ad una linea di cellule diverse, le sue proprietà cambiano gradualmente, dando origine ad un ceppo variante che si adatta meglio a questo nuovo ambiente", spiega Charles Weissmann, che ha guidato lo studio.
"Se questi stessi prioni sono successivamente trasferiti ad un'altra linea cellulare, cambiano ancora una volta. Se poi li riportiamo nel cervello, gradualmente riprendono le loro proprietà originali".

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