Lo spumante resta sul trono
Batte ancora lo champagne

In Italia rimane il re dei brindisi di queste feste, con il 98% di preferenze. Boom anche nell'export, con le bollicine italiane che fanno registrare un sorprendente +166% sul mercato russo e un +25% su quello americano

ROMA - Dal 2000 ad oggi sono crollati del 20 per cento gli arrivi in Italia di bottiglie di champagne francese a tutto vantaggio dello spumante italiano, che stravince con il 98 per cento per cento dei brindisi delle feste.
La situazione è rappresentata in una analisi della Coldiretti per il Natale 2010. Il successo dello spumante italiano sullo champagne conquistato a livello nazionale si estende - sottolinea la Coldiretti - anche a livello internazionale, dove l'Italia si posiziona nel 2010 come primo produttore mondiale di vini frizzanti con un totale di 380 milioni di bottiglie superiore ai 370 milioni della Francia.
Lo spumante italiano cresce anche all'estero dove fa segnare un aumento record del 19 per cento nelle spedizioni di bottiglie nei primi nove mesi dell'anno. Un successo che - continua la Coldiretti - è il frutto della forte crescita in Germania (+8 per cento) che è il principale importatore, seguito dagli Stati Uniti (+ 9 per cento) e dal Regno Unito (+ 25 per cento).
Tra i nuovi clienti del Made in Italy si fa luce la Russia, che si classifica al quarto posto con un aumento record del 166 per cento.
La ripresa della domanda di spumante italiano all'estero è di buon auspicio per nuove e rilevanti opportunità di crescita complessiva del vino italiano che potrebbe far sfiorare a fine anno i 3,5 miliardi di euro il valore del fatturato realizzato sui mercati esteri, dove rappresenta la principale voce
dell'export agroalimentare nazionale.
La vendemmia 2010, stimata su valori contenuti attorno ai 45 milioni di ettolitri, con il 60 per cento della produzione - spiega la Coldiretti - destinato alla realizzazione dei 501 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (330 vini Doc, 52 Docg e 119 Igt).

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