Salute, dolore cronico
per 6 casalinghe su 10

Il 61% soffre di artrosi, osteoporosi, artrite reumatoide. Particolarmente colpite le casalinghe lombarde e campane. A rivelarlo sono i dati emersi da una recente indagine, condotta da DonnEuropee Federcasalinghe e dal Centro Studi Mundipharma

ROMA La sofferenza cronica è donna e casalinga. A rivelarlo sono i dati emersi da una recente indagine, condotta da DonnEuropee Federcasalinghe e dal Centro Studi Mundipharma, su 684 casalinghe italiane, residenti in 12 regioni campione: Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto. I risultati della ricerca confermano, ancora una volta, quella che è una spiacevole verità: il sesso femminile è bersaglio "privilegiato" della sofferenza fisica inutile.
Il 65,2% delle donne intervistate ha dichiarato di soffrire di dolore cronico dovuto, nel 74,4% dei casi, a una patologia di origine non neoplastica. Artrosi, osteoporosi, artrite reumatoide rappresentano oltre il 61% delle cause di dolore non oncologico, mentre tumore al seno, alla tiroide e all`ovaio costituiscono il 59,6% dei casi di dolore da cancro. L`aspetto importante da sottolineare è che il dolore provato, d`intensità media pari a 5,6 su una scala numerica da 0 a 10, risulta essere una presenza costante per le casalinghe coinvolte nell`indagine: in oltre il 64,6% dei casi, si protrae da più di un anno e, per l`86% del campione, grava significativamente sulla qualità di vita. In particolare, limita le attività giornaliere (63,3%), il riposo notturno (43,3%), le faccende domestiche (33,2%) e le relazioni con familiari e amici (22,7%), rendendo necessario un supporto esterno per svolgere le attività domestiche, o almeno le più faticose, nel 56,3% dei casi.
La ragione di questa sofferenza è da ricercare nelle terapie antalgiche assunte, spesso non adeguate: nell`88,1% dei casi, infatti, vengono impiegati Fans. Di conseguenza, il 49% delle pazienti giudica le cure poco o per nulla inefficaci. Sono gli specialisti che, nel 54,1% dei casi, prescrivono la terapia, ma non si tratta di specialisti del dolore, consultati solo nel 16,7% dei casi, bensì specialisti della malattia "primaria", medici molto probabilmente poco formati per la cura del dolore.
Analizzando il dato per regione, si evidenzia come il dolore cronico sia più frequente in Lazio, Campania e Lombardia, rispettivamente con il 74,8%, il 74,5% e il 72,1% di donne sofferenti, mentre il Friuli Venezia Giulia risulta la regione dove la patologia è significativamente meno presente (31,9%), seguìta a considerevole distanza dalle Marche (50%). La Campania veste la maglia nera anche per l`intensità di dolore provato dalle casalinghe intervistate (NRS 6,9), staccando di ben 1,1 punti la Sicilia, seconda classificata.

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