William-Kate, nozze il 29 aprile
Un vescovo: non dureranno

Dopo il fidanzamento è arrivato l'annuncio del matrimonio per la nuova coppia reale. I prossimi sposi volevano una cerimonia in un giorno di primavera e il 29 è dedicato a Santa Caterina da Siena, da cui prende il nome la giovane

LONDRA- Dal fidanzamento alle nozze il passo è breve. Almeno per gli annunci e dalle parti di Buckingam Palace.
A pochi giorni dall'annuncio del fidanzamento ufficiale, ora l'inevitabile conseguenza. Il principe William e la sua fidanzata Kate Middleton si sposeranno il 29 aprile 2011 nell'abbazia di Westminster. L'annuncio ufficiale è stato dato da palazzo reale.

Fonti di palazzo spiegano che i due promessi sposi hanno scelto la data per due motivi. Volevano un giorno di primavera e il 29, in particolare, visto che è il giorno di Santa Caterina da Siena, santa da cui Kate Middleton prende il nome. Anche Elisabetta II si sposò a Westminster mentre i genitori del principe William, Carlo e Diana scelsero per le nozze la cattedrale di st. Paul. Fonti di palazzo reale precisano anche che le spese delle nozze, sicurezza di stato a parte, saranno coperte dalla famiglia reale e dalla famiglia Middleton.

Nonostante  la Gran Bretagna abbia accolto il doppio annuncio con febbrile curiosità spingendosi anche a sollecitare il passo indietro di Carlo e la rinuncia al trono a favore del figlio.
Ma non per tutti queste nozze sono considerate un evento fausto.

Infatti uno degli esponenti più in vista dell'episcopato britannico, il vescovo di Willesden Pete Broadbent ha già profetizzato che il matrimonio tra il principe e la fidanzata durerà al massimo pochi anni. Allo scoccare della fatidica crisi del settimo anno il principe e Kate si separeranno.

Nella sua invettiva, il vescovo ha denunciato "le nauseanti chiacchiere" che hanno accompagnato l'annuncio del matrimonio e lamentato il costo eccessivo che le nozze costeranno alla nazione. La famiglia reale, ha aggiunto rincarando la dose, è "piena di matrimoni falliti e di donnaioli".

Ma queste critiche sono state soffocate quasi subito. Così il vescovo di Willesden Pete Broadbent ha dovuto chiedere scusa per i commenti al vetriolo, anche se questo non è bastato a salvarlo: infatti i suoi superiori l'hanno sospeso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA