Benedetta Mazzini: tutto
ma non toglietemi Mina

«Sono sempre stata fiera di essere sua figlia, per me è la mamma» sostiene la figlia d'arte, in onda su Rai 5 dal 26 novembre con «Benedetta Africa», una docu-fiction sui suoi viaggi nel continente africano con personaggi famosi

ROMA «Sono sempre stata fiera di essere la figlia di Mina, perché per me è la mamma, quella che mi cucina, mi dà consigli, mi trasmette una profonda sicurezza, mi dice "Vai bene così". Toglietemi tutto, ma non Mina». Così Benedetta Mazzini parla del rapporto con la madre Mina, al secolo Mina Anna Mazzini. Benedetta sarà in onda su Rai 5 dal 26 novembre con «Benedetta Africa», una docu-fiction sui suoi viaggi nel continente africano con personaggi famosi: «Il primo a venire, non ci crederete, è stato Enzo Iacchetti», racconta a «Chi» in edizione speciale da lunedì in edicola.
«Sono andata in Africa la prima volta nel 2000 per dimenticare un grande amore, adesso ci porto i miei amici a fare i safari», confessa al settimanale. «La mia vita è piena di traumi e io ho sempre reagito con scelte radicali. A 22 anni, quando ero all`apice della mia carriera, ho avuto un terribile incidente d`auto, ho rischiato di perdere una gamba - prosegue - dopo un anno e mezzo di ospedale sono fuggita in Indonesia, lontano da tutti». Nonostante le scelte forti, l'attrice sogna una famiglia normale: «Ho la cantina piena di libri di cucina per quando mi sposerò. Non vedo l`ora di incontrare un uomo interessante che mi invita a mangiare una pizza. Se uno è noioso può anche portarti alle cascate del Niagara, ma sempre noioso resta».

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