“Storie di altri giorni”, l’intima poesia dei ricordi indelebili

Storie di altri giorni di Alessandro Francavilla contiene già nel titolo tutta la forza rievocativa di un ricordo non andato perso, quello che è stato raccolto dalle mani morbide ed accoglienti di uno sconosciuto ascoltatore, che ne ha compreso il valore rendendola preziosa eredità. È anche, però, il regalo che ognuno può fare a se stesso: quello di non mandar perduto nulla di importante, soprattutto quando si tratta di ciò che scalda il cuore”, con queste parole Pamela Michelis, autrice della prefazione dell’opera, introduce i lettori alla raccolta di poesie di Alessandro Francavilla Nobili, “Storie di altri giorni”, pubblicato dal gruppo Albatros Il Filo . Racconta inoltre che l’autore ha nutrito fin dalla sua infanzia la passione per l’arte e la creatività , musica e scrittura, sempre concentrando la sua curiosità sull’ essenza di ciò che la sua poetica indagava, prima che sulla sua forma. La vita dell’autore trascorre parallelamente in due mondi concettualmente (ma non fisicamente) molto distanti tra loro: Milano, dove è nato e cresciuto, la grande città dove i ritmi sono serrati, affrettati e concedono ben pochi momenti di contemplazione, e l’appennino tosco-emiliano, terra d’origine della madre, dove il tempo stesso sembra distendersi più quietamente e lascia spazio alla riflessione e alla calma . L’autore dedica la sua opera proprio a sua madre, lasciando intuire che lei sia fonte di un conforto e un amore sempre presenti nella quotidianità di Alessandro Francavilla Nobili.

“Quel luogo incantato mi ha trasmesso fin da bambino l’amore per la natura, trascorrendovi anni spensierati e indimenticabili. In quello stesso luogo sono venuto a contatto con le persone anziane del posto, le quali mi hanno raccontato storie e leggende dell’Appennino e, purtroppo, i drammi vissuti durante la Seconda Guerra Mondiale. Conobbi inoltre persone che erano state deportate nei campi di sterminio durante il nazifascismo. Tutto questo ha segnato profondamente il modo di vedere le cose e il mio carattere. Mi sono sempre ritenuto fortunato ad aver ricevuto in dono queste confidenze (seppure alcune tragiche) e credo che la mia voglia di scrivere, di leggere e di informarmi risalga a tutto ciò”, così l’autore spiega l’origine della sua poetica e di come la memoria , tramandata, custodita e rielaborata, sia stato lo stimolo per portarla alla luce.

È una poetica gentile , capace di abbracciare e cullare i suoi lettori, seppure non lo sia per i temi che affronta: Alessandro Francavilla Nobili non si gira dall’altra parte, non ignora gli aspetti più oscuri della realtà che racconta per idealizzare soltanto ciò che c’è di positivo e conveniente, ma la delicatezza della sua voce riesce a ridimensionare anche la negatività di certi concetti, risultando sempre confortante, anche quando si inabissa in acque più torbide, come se fossero storie raccontate e ascoltate davanti a un camino acceso, che affascinano gli ascoltatori senza ferirli. Non a caso l’immagine di copertina è proprio quella di un fuoco che brucia in un caminetto e contribuisce a fornire una sensazione gradevole e accogliente che viene mantenuta dalle poesie presenti nella raccolta.

“Storie di altri giorni” onora la promessa implicita che il titolo contiene: durante la lettura si ha l’impressione di ascoltare i racconti tramandati dai nonni, seppure in forma di poesia, che inquadrano non tanto episodi definiti ma riflessioni e concetti che prendono brevemente forma tra le pagine dell’opera e rapidamente si concretizzano per poi farsi da parte e lasciare il passo al verso successivo. Sono poesie brevi ma dal respiro calmo e rilassato, composto da parole ricche di emotività capaci di suscitare un’attenzione coinvolta e rispettosa da parte dei suoi lettori; versi capaci di cogliere pensieri preziosi da tramandare .

Nonostante la poetica di Alessandro Francavilla Nobili sia votata a rivelare l’essenza della realtà che indaga, riesce anche a evocare vivide immagini , poggia i piedi ben saldamente a terra prima di astrarsi e accarezzare i concetti nascosti sotto la superficie: fornisce ai suoi lettori una base a cui appoggiarsi per poterlo seguire nel suo poetare.

“Nelle sere ghiacciate, compensate dal malto del whisky

dai destini e dai propri rischi, lungo il coro degli alpini.

Dentro a spicchi di sole in giardino

dalle prime boccate al mattino

dalle ingiurie e il sapore del vino

un alpino restava a vegliar.” (L’Alpino)

Poesie come questa dimostrano una grande esperienza autoriale da parte di Alessandro Francavilla Nobili, nonostante “Storie di altri giorni” sia la sua prima pubblicazione: esperienza che deriva certamente dalla sua passione per la poesia che fin da ragazzo lo ha spinto a scrivere e migliorarsi. Il risultato è racchiuso tra le pagine di quest’opera: poesie capaci di confortare ed emozionare, composte di memoria e raffinata scrittura, frutto di una penna acuta, precisa e gentile.

È raro trovare poeti che ancora siano veramente tali, in tempi in cui la poesia sembra aver perso un po’ del suo mordente: a volte sembra quasi non esserci più spazio per questa forma di scrittura che in realtà ancora oggi può offrire ciò che sempre ha potuto donare: una visione astratta , profondamente consapevole e informale della realtà, un punto di vista unico e slegato dai limiti del pensiero e della parola. Il valore di “Storie di altri giorni” risiede proprio in questo: Alessandro Francavilla Nobili dimostra di essere meritevole del titolo di poeta e ricorda ai suoi lettori il valore di una poesia capace di raccontare più di quanto le parole non esprimano.

Portando alla luce la sua dimensione contemplativa, l’autore racconta con linguaggio semplice ed efficace il suo punto di vista: uno sguardo acuto e calmo , consapevole delle profonde dinamiche che muovono la realtà indagata dalla sua poetica. Trasmettendo una sensazione di piacevole tranquillità, le poesie contenute in questa raccolta si susseguono serenamente, invogliando a una lettura rilassata ma attenta, che non si rivela essere impegnativa ma addirittura l’opposto: concede il tempo di tirare un po’ il fiato e dedicarsi completamente alle poesie, a quel linguaggio confortante e caloroso che l’autore riesce a mantenere anche in poesie che prendono in analisi il concetto del male stesso.

Sono poesie che ottengono attenzione senza pretenderla, non c’è bisogno di condividere con l’autore la passione poetica per poterne godere appieno, riescono ad aprire una breccia anche in coloro non si siano mai cimentati nel genere: non c’è bisogno di una mente allenata o di conoscenze pregresse perché le poesie di Alessandro Francavilla Nobili comunicano direttamente al cuore dei lettori, ignorando e sorvolando qualsiasi ostacolo con leggerezza e incisività . Ognuno dei componimenti raccolti nell’opera è come la brillante tessera di un mosaico, contiene da sola un vivido frammento di colore e, in relazione alle altre, compone un’immagine più grande, intensamente colorata da ognuno dei suoi singoli elementi che acquisiscono ancor più valore di quanto ne avrebbero avuto se presi singolarmente.

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