Richiesta al Ministro Orlando di superare il divario salariale tra INL e altri istituti di vigilanza

Cambiano i governi, si alternano i ministri, si nominano nuovi vertici amministrativi ma gli annosi problemi dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro permangono.

Sin dalla sua istituzione il personale dell’INL ha rivendicato l’armonizzazione stipendiale con i colleghi ispettori degli altri Istituti senza ottenere nessun risultato. Tanto è così che ancora oggi sussiste un notevole divario salariale con gli ispettori di vigilanza dell’INPS e dell’INAIL.

A tutto ciò va aggiunto che dall’autunno scorso sono state assegnate all’INL nuove competenze che prima erano prerogativa delle sole ASL, fra le quali la vigilanza sulla salute e sicurezza su tutti i luoghi di lavoro per arginare il dramma degli infortuni e delle morti bianche.

Come se non bastasse è in essere un provvedimento normativo che esclude il personale dell'INL e dell’ANPAL dalla perequazione dell’indennità di amministrazione, pur avendo il medesimo contratto delle Funzioni Centrali. Il danno economico varia dai 1.500 ai 2.500 euro all’anno. È con queste politiche che si chiede ai lavoratori dell’INL di adoperarsi al massimo per sconfiggere la piaga dei morti sul lavoro.

Se il governo sollecita un contrasto al lavoro sommerso più efficace e una lotta più incisiva per debellare gli infortuni e morti sul lavoro, allora occorre investire risorse economiche aggiuntive per dare dignità ai dipendenti dell’INL.

Con questo spirito invitiamo il Ministro Orlando a prendere e immediate iniziative per superare le criticità segnalate. Criticità che non fanno bene all’istituto né al mondo del lavoro.

Sandro Colombi, Segretario Generale UIL Pubblica Amministrazione

Roma, 21 febbraio 2021

La responsabilità editoriale e i contenuti di cui al presente comunicato stampa sono a cura di UILPA

© RIPRODUZIONE RISERVATA