CRV - Via libera al bilancio di esercizio 2020 di Veneto Acque

(Arv) Venezia 13 ott. 2021- La Prima commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto, nel corso della seduta odierna, ha dato il proprio via libera, all’unanimità, al bilancio di esercizio 2020 di Veneto Acque Spa, illustrato dall’Amministratore Unico Gianvittore Vaccari. La Società, costituita nel 1990 e successivamente acquisita dalla Regione del Veneto, è una partecipata totalitaria, concessionaria per la progettazione, esecuzione e gestione degli interventi diretti alla realizzazione del Modello Strutturale degli Acquedotti del Veneto - Mo.S.A.V., di cui all’articolo 6 della Legge regionale n. 27/2012, una parte del quale è costituita dallo Schema Acquedottistico del Veneto Centrale - S.A.Ve.C, la cui progettazione definitiva ed esecutiva, la realizzazione e la gestione delle opere ricadenti nello Schema, sono state affidate alla Società stessa mediante concessione approvata con Delibera di Giunta n. 2332/2001, adeguata nel 2019 e da ultimo aggiornata con la Delibera n. 1899/2020; nel 2020, inoltre, è stato aggiornato l’oggetto sociale per consentire alla Regione di disporre di una struttura tecnica efficiente cui affidare - con l’in house providing - le funzioni di gestione degli interventi, anche in concorso con altre amministrazioni. Oltre all’originaria attività acquedottistica - volta ad assicurare il corretto approvvigionamento idropotabile nell’intero territorio regionale - la Società interviene in campo ambientale e della difesa del suolo: protezione e monitoraggio di corpi idrici superficiali e sotterranei, smaltimento e recupero di rifiuti speciali, gestione di fanghi da depurazione, escavo di canali portuali, gestione di terre e rocce da scavo, interventi di difesa idraulica e di ripristino idrogeologico anche emergenziali, servizi e opere per la produzione di energia da fonti rinnovabili e dismissione dei relativi impianti. I numeri principali del bilancio 2020 hanno il carattere della straordinarietà, esito dell’operazione di cessione dell’infrastruttura acquedottistica S.A.Ve.C. a favore dei 3 gestori veneti del servizio idrico integrato a proprietà pubblica (Acquevenete, Etra e Veritas): ad esempio, Veneto Acque ha chiuso l’esercizio con un utile d’esercizio di 2.313.965,00 di euro, a fronte di un utile conseguito nel 2019 pari a 328.610,00 euro; altri dati: anche il valore della produzione ha registrato un incremento, attestandosi su una cifra superiore a 17,8 milioni di euro rispetto agli 8,8 del 2019; il patrimonio netto si attesta su un valore di poco superiore agli 8 milioni di euro; i costi della produzione, il cui valore supera i 12,2 milioni di euro, sono in parte legati ai costi volti alla realizzazione delle condotte acquedottistiche in area Pfas e delle commesse ambientali in corso. A quest’ultimo proposito, è stata messa in evidenza la conclusione delle operazioni di bonifica dell’area Vinyls e dei marginamenti (in avvio nell’area Alcoa, in fase di aggiudicazione in area Enel, in approvazione presso il Ministero dell’Ambiente in area Darsena della Rana) a Porto Marghera, lo smaltimento dei rifiuti presso l’ex C&C di Pernumia, le operazioni di messa in sicurezza svolte nella zona della discarica Ca’ Filissine a Pescantina dell’impianto Sun Oil a Sona, in provincia di Verona, nonché l’avvio della gestione della discarica Vallone Moranzani a Malcontenta, in provincia di Venezia, affidata dalla Regione nel 2021, la prosecuzione delle attività di bonifica presso la discarica Sant’Elena di Salzano e il completamento della rimozione dei rifiuti presso l’area ex Nova Esa di Marcon, sempre in provincia di Venezia. Inoltre, la Società è stata impegnata nel supporto al Commissario Delegato per l’emergenza derivante dagli eventi atmosferici avversi di ottobre-novembre 2018, ovvero le opere emergenziali post-Vaia, con gli interventi presso il Lago di Alleghe (BL) e i Serrai di Sottoguda in comune di Rocca Pietore (BL) e nel supporto all’Amministratore Unico nella sua qualità di componente del Comitato Tecnico Regionale VIA.

Via libera a maggioranza, senza voti contrari, anche al Progetto di legge statale n. 4, di iniziativa consiliare, rubricato “Nuova disciplina ai fini IMU per le aree fabbricabili oggetto di utilizzazione edificatoria in corso d’opera”. La proposta si occupa di un tema non di competenza regionale, ed è volta a sottoporre all’esame del legislatore nazionale la previsione di un criterio di rideterminazione in aumento della imposizione sulle aree fabbricabili interessate da edificazioni in corso d’opera, ma rimaste non completate, con un incremento progressivo per anno, nella misura del 10 per cento dell’ammontare dovuto. Il Pdls può essere inserito all’ordine del giorno dei lavori d’Aula.

La Commissione, infine, ha approvato le proposte di candidatura per la nomina di due componenti effettivi e di un supplente del Collegio Sindacale di Veneto Sviluppo Spa.

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