CRV - Seconda commissione – Votata presa d’atto dell’attività di ‘Veneto Strade’, anno 2022

(Arv) Venezia 1 dic.  2022 - La Seconda commissione consiliare permanente, presieduta da Silvia Rizzotto (Lega/LV), vicepresidente Jonatan Montanariello (Pd), ha votato la presa d’atto del Rend 122/2022 “Veneto Strade Spa – ‘Relazione sull'attività svolta nel primo semestre 2022 e sulle linee generali dell'attività prevista per il semestre successivo’”, ai sensi dell'articolo 1, comma 4, della L.R. n. 39/2013.

 

‘Veneto Strade’ Spa è stata costituita il 21 dicembre 2001 in attuazione della Legge regionale 25 ottobre 2001, n. 29, ‘Costituzione di una società di capitali per la progettazione, esecuzione, manutenzione, gestione e vigilanza delle reti stradali’. Tra le competenze della Società, si evidenziano la progettazione e la realizzazione di nuove infrastrutture stradali e il miglioramento di quelle esistenti, le attività finalizzate alla conservazione dello stato e della fruibilità delle strade, nonché al mantenimento degli impianti e delle opere in condizioni di valido funzionamento e sicurezza.

La Relazione ha evidenziato un risultato positivo di euro 110.908,00 nel bilancio di esercizio 2021 della Società.

Gli Enti soci Regione del Veneto e Provincia di Belluno, entro l’anno, integreranno gli stanziamenti a favore della Società, per coprire il fabbisogno minimo del budget manutenzioni relativo all’anno 2021.

Nel mese di giugno 2021, è stato sottoscritto l'accordo tra Regione del Veneto e Provincia di Belluno per l'esercizio del controllo analogo congiunto sulla società ‘Veneto Strade’, con il quale è stato istituito il Comitato di Coordinamento, chiamato a definire gli obiettivi gestionali della Società in sede di programmazione annuale, in coerenza con i documenti programmatori degli Enti soci, ad approvare il Piano investimenti e di sviluppo, i programmi, le progettazioni, i lavori, le manutenzioni straordinarie, il piano industriale, il budget annuale e il piano occupazionale.

Nel primo semestre 2022, sono state riattivate, dopo la pandemia, le attività finalizzate alla riapertura dei corsi di educazione alla sicurezza stradale, dedicati alle Scuole Superiori. Sempre nell'ottica di migliorare la sicurezza stradale, sono cominciate le attività prodromiche alla realizzazione di una Centrale operativa di monitoraggio che verrà attivata entro i primi mesi del 2023.

La Società fornisce supporto alla Regione del Veneto in merito alle attività correlate all’entrata in vigore, il 21 novembre 2019, del DPCM ‘Revisione delle reti stradali relative alle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto’, con il quale è stata individuata la nuova rete stradale di interesse nazionale.

L'operatività del trasferimento ad Anas dei tratti di strada riclassificati, riguardanti il territorio regionale, per una estesa di circa 700 km, è subordinata alla redazione e sottoscrizione dei verbali di consegna che a tutt’oggi non sono stati firmati; per la firma dei verbali si ipotizza un posticipo di circa due anni. ‘Veneto Strade’ garantisce comunque il supporto tecnico per la redazione di questi documenti.

La Società è inoltre impegnata a riparare i danni inferti alle infrastrutture viarie dal maltempo, garantendo la sicurezza delle opere.

La commissione ha definito un ‘testo bozza’ del Progetto di legge n. 119, di cui è primo firmatario il consigliere regionale Enrico Corsi (Lega-LV), che modifica la vigente L.R. n. 52/89 'Disciplina del demanio lacuale e della navigazione sul lago di Garda’.

 

Il testo verrà trasmesso all’ufficio di Presidenza del Consiglio per l’invio alla Regione Lombardia e alla Provincia Autonoma di Trento, al fine di arrivare ad una proposta condivisa.

 

Ricordiamo che sul Pdl 119 sono state ospitate audizioni con i soggetti portatori di interesse. Oggi, sono stati esaminati alcuni emendamenti che recepiscono le osservazioni e le proposte migliorative avanzate dai soggetti auditi.

 

In sintesi, viene introdotto l’obbligo di pulizia e di sanificazione dell’opera viva dello scafo e dell’unità di propulsione motore, visibili a occhio nudo, delle navi e dei galleggianti, secondo la disciplina contenuta nel Codice della Navigazione, per la salvaguardia dell’ecosistema del Garda, sulla scorta di analoghe iniziative legislative europee ed extra europee.

È stato anche inserito un articolo aggiuntivo che disciplina le sanzioni amministrative, proposto dalla Direzione Marittima regionale: si distingue tra violazioni più e meno gravi.

La responsabilità editoriale e i contenuti di cui al presente comunicato stampa sono a cura di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

© RIPRODUZIONE RISERVATA