CRV - Rapporti sugli Affari Europei per il 2019 e il 2020

(Arv) Venezia 22 set. 2021 -      Nel corso della seduta odierna, la Prima commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto ha iniziato l’esame delle Rendicontazioni n. 2 “Rapporto sugli affari europei - anno 2019” e n. 35 “Rapporto sugli affari europei - anno 2020”, rapporti realizzati con il contributo di diverse direzioni regionali in conformità a quanto previsto dalla L. reg. n. 26/2011 e riferiti alle attività svolte ai fini della partecipazione della Regione del Veneto alle politiche dell’Unione Europea.

I primi due provvedimenti affrontano, in sintesi, lo stato di avanzamento degli interventi regionali ancora in corso cofinanziati dall’Unione Europea, le iniziative da adottare con riferimento a politiche dell’Unione Europea d’interesse regionale, le posizioni sostenute nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni, le questioni affrontate nel Comitato delle Regioni e nel Comitato Interministeriale per gli Affari europei, lo stato delle relazioni tra la Regione e l’Unione Europea, e le procedure di infrazione a carico dello Stato per inadempienze imputabili alla Regione. Per quanto riguarda lo stato di avanzamento degli interventi cofinanziati dall’Unione Europea, l’attenzione si è soffermata, in particolare, sull’attuazione del Por-Fesr 2014-2020 (livelli attesi di performance raggiunti, dotazione finanziaria di oltre 600 milioni di euro, ripartizione dei fondi riprogrammata causa Covid per un ammontare di circa 134 milioni di euro reindirizzati prevalentemente verso i settori sanità - circa 75 milioni di euro - ed economia), del Psr-Veneto 2014-2020, e del Por-FSE Fondo sociale europeo 2014-2020 (dotazione finanziaria che supera i 764 milioni di euro, anche in questo caso la pandemia del 2020 ha determinato la riprogrammazione delle iniziative e della dotazione finanziaria a sostegno delle attività economiche, del lavoro e del sociale). L’esame dei due provvedimenti, particolarmente complessi, proseguirà nel corso delle prossime sedute della Commissione.

Di seguito, la Commissione ha approvato a maggioranza, senza voti contrari, la Rendicontazione n. 53 che contiene la relazione sulle attività nel 2020 del Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (GECT) Euregio Senza Confini. Si tratta un organismo di cooperazione tra Regione del Veneto, Regione Friuli Venezia Giulia e il Land Carinzia - ai quali si è aggiunta in tempi più recenti, come osservatore, la Regione Istriana - (dotazione finanziaria di poco superiore a 1 milione di euro) con lo scopo di favorire, facilitare e promuovere la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale nell’Unione Europea tra i suoi componenti, attuando progetti comuni per lo sviluppo dei rispettivi territori e per le popolazioni di confine coinvolte. Due le azioni principali del GECT: la prima, di coordinamento e condivisione dei dati e delle azioni legate alla gestione della pandemia da Covid-19; la seconda - promossa congiuntamente con il GECT EUREGIO Tirolo - Alto Adige - Trentino - sulla nuova programmazione europea 2021-2027 focalizzata sui cosiddetti “cross-border obstacles” volta all’identificazione, alla selezione e allo studio delle azioni di rimozione degli ostacoli amministrativi transfrontalieri grazie al contributo dei diversi livelli di governance coinvolti dai due GECT, rappresentativi dei territori dell’area di Programma.

Via libera, a maggioranza, senza voti contrari, anche al parere sul Progetto di legge n. 84, di iniziativa consiliare, relativo alla promozione delle minoranze linguistiche presenti nella Regione del Veneto, Progetto che può così tornare presso la Sesta commissione del Consiglio, ove si trova incardinato, in vista del via libera definitivo per l’Aula.

Infine, via libera a maggioranza, senza voti contrari, al Progetto di legge n. 86, di iniziativa consiliare, volto alla modifica della L. reg. n. 24/2020 ‘Normativa regionale in materia di polizia locale e politiche di sicurezza’. Il testo inizialmente illustrato in Commissione è stato parzialmente modificato in sede d’esame del provvedimento legislativo. In sintesi, la proposta mira a istituire, presso la competente struttura della Giunta regionale, un elenco suddiviso in sezioni e comprensivo dei curricula degli iscritti, dei comandanti e dei responsabili di servizio di polizia locale per agevolare gli enti locali, che avranno facoltà di utilizzo dell’elenco, nell’individuazione dei soggetti in possesso di comprovata esperienza e professionalità ai quali affidare la direzione, anche temporanea, di Corpi e Servizi. Il Progetto di legge licenziato dalla Commissione può essere iscritto all’ordine del giorno dei lavori d’Assemblea.

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