CRV - Legge anti - affitti brevi a New York

(Arv) Venezia 8 set. 2023 -    “L’esperienza di questi ultimi anni ha dimostrato le grandi difficoltà da parte delle autorità locali Occidentali, non solo italiane dunque, di intervenire sul mercato turistico dei cosiddetti ‘affitti a breve termine’ in maniera efficace e nel rispetto del diritto del cittadini di disporre della propria proprietà. La recente normativa di New York sugli affitti turistici, la Local law 18, che va a limitare pesantemente il modo in cui Airbnb e le principali piattaforme del settore operano a New York, impedirà a molti ospiti e host di usare le piattaforme di prenotazione. Questa decisione sembra contraddire la cultura di una nazione che non solo si basa sulla proprietà privata e sulla libera impresa, ma che è la patria del capitalismo della sharing economy”.

Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto, è stato estensore e relatore a Bruxelles del Parere “Locazione di alloggi a breve termine: bilanciare le esigenze delle comunità locali, degli imprenditori e dei viaggiatori” discusso e approvato dal Comitato Europeo delle Regioni nel primo trimestre del 2023. “Per redigere quel Parere, poi trasmesso al Parlamento ed alla Commissione europea, ho incontrato tutti gli attori, i rappresentanti e i protagonisti europei di questo delicatissimo quanto complesso comparto. Il lavoro con gli uffici legislativi e nel confronto politico è stato complesso, anche perché molti provvedimenti restrittivi assunti in Europa sono stati poi cassati in sede giudiziaria, come è accaduto ad Amsterdam, oppure profondamente modificati, come vedemmo a Berlino”, spiega Ciambetti. “Il mercato degli affitti a breve svolge un ruolo trainante nel turismo delle città: capisco bene le pressioni e le difficoltà di chi vede modificare i flussi turistici e magari si sente minacciato dai cambiamenti che tutto questo comporta, ma dobbiamo anche conciliare le esigenze di chi affitta una propria abitazione, spesso per avere un reddito integrativo, che per esempio non può essere equiparato per volumi d’affari, guadagni e spese gestionali, ad investitori professionali e, non per ultimo tutelare anche i consumatori, ovvero i turisti che spesso scelgono questa formula di affitto per diverse motivazioni, che non sono soltanto economiche”. “Di certo – continua Ciambetti - posso dire una cosa: gli affitti turistici a breve non sono la causa né del sovraffollamento turistico, il cosiddetto overtourism, che colpisce le grandi capitali e le principali città d’arte, né tantomeno sono la causa della crisi degli alloggi, che si registra in tutta la sua drammaticità anche in città e territori a basso indice turistico e con offerta irrisoria di alloggi in locazione turistica a breve. Nel caso di New York City, poi, stiamo parlando di una città che ha poco meno di 9 milioni di abitanti e circa 3.2 milioni di unità abitative, delle quali 2.3 milioni vengono locate, e di queste 1.3 milioni rientrano in programmi sociali o sono a prezzi stabilizzati: davanti a questi numeri il numero di alloggi messi a locazione per brevi periodi da piattaforme come Airbnb, circa 24 mila a breve termine, sono veramente poca cosa! Cristian Klossner, direttore esecutivo dell’Office of Special Enforcement di New York City, ufficio speciale che fa capo al Sindaco della Grande Mela, ha dichiarato che sono 3250 gli host che, come prevede la nuova legge, hanno presentato domanda di registrazione entro il 28 agosto scorso: numero questo che appare estremamente basso per una città di quasi 9 milioni di abitanti e che comunque rende l’idea della scure che rischia di abbattersi sull’indotto turistico della città ed a cascata anche sul patrimonio e mercato immobiliare, perché anche i proprietari di seconde case saranno meno incentivati a mantenere in ordine i loro edifici. Temo che si stia facendo molta confusione e tanta demagogia, andando alla fine a colpire proprio i piccoli proprietari in una città dove il turismo porta 66 milioni di visitatori, ma una città in cui nei quartieri periferici e poveri crescono a vista d’occhio i senzatetto e non certo per colpa degli alloggi turistici a breve termine”, conclude Ciambetti.

 

 

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