CRV - iornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie

(Arv) Venezia 28 apr. 2021 -    Mercoledì 28 aprile, in modalità online, si è svolta la celebrazione della sesta edizione della Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa dalla Regione Veneto e realizzata da Avviso Pubblico in collaborazione con Libera Veneto. La celebrazione della Giornata regionale, nata dalla legge regionale n. 48 del 28 dicembre 2012, fa parte di un percorso più ampio che si sviluppa nel corso dell’anno scolastico e che si rivolge a tutte le scuole secondarie di II° grado del Veneto (per maggiori informazioni sul progetto visita il sito  www.grmiveneto.it ).

Quest’anno hanno partecipato alla sesta edizione del progetto 16 scuole, distribuite nelle varie province del Veneto che questa mattina hanno presentato i lavori realizzati nel corso dell’anno scolastico 2020/2021. In particolare sono intervenuti i rappresentati dell’IIS Cattaneo-Mattei di Monselice, dell’IIS E. De Amicis di Rovigo, dell’ISISS Carlo Rosselli di Castelfranco Veneto, del Liceo Classico e Linguistico E. Montale di San Donà di Piave, dell’ITE Piovene di Vicenza, dell’ITCS Lorgna Pindemonte di Verona, dell’ IIS Valle di Padova, dell’IIS Einaudi-Scarpa di Montebelluna, del Liceo Statale Galileo Galilei di Dolo, dell’ITET Einaudi di Bassano del Grappa, dell’ITS Marie Curie di Bussolengo, dell’IPSEOA Pietro D’Abano di Abano Terme, dell’IIS Scarpa-Mattei di San Donà di Piave, dell’ITET Aulo Ceccato di Thiene, della Scuola Navale militare F. Morosini di Venezia e dell’IT Marco Polo di Verona ( clicca qui  per vedere tutti i lavori degli studenti). Prima della presentazione dei lavori delle scuole hanno portato i saluti diversi rappresentanti istituzionali. “L’unico vaccino possibile al male della corruzione e alle infiltrazioni delle mafie è la diffusione della cultura della legalità e la fiducia nel diritto e nella giustizia – ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti – Anche il Veneto non è immune dalla pervasività del fenomeno mafioso”.  A seguire l’Assessore regionale al territorio, cultura e sicurezza Cristiano Corazzari ha aggiunto: “Spesso l’illegalità viene percepita come una scorciatoia facile per ottenere vantaggi economici in modo diretto, apparentemente non ci sono ricadute sociali negative ma invece genera un meccanismo che crea un danno irreparabile per le nostre città e le nostre comunità. Per superare queste distorsioni oltre a rafforzare un’azione sinergica tra sistema pubblico e privato è fondamentale che ci sia la promozione di progetti di formazione e di crescita culturale come quello al quale avete partecipato con i vostri progetti. Solo in questo modo possiamo porre le basi per una lotta efficace all’illegalità”.   “Giornate come quella di oggi sono il miglior investimento che noi possiamo fare per contrastare le mafie – ha continuato il Prefetto Venezia, Vittorio Zappalorto – Ringrazio per questo tutti gli insegnanti che hanno accompagnato i ragazzi in questo percorso. Il rispetto delle regole è il minimo denominatore che noi dobbiamo insegnare ai nostri giovani, è da li che si parte e che inizia l’educazione alla legalità. Il saper accettare il sacrificio senza ammettere scorciatoie è il mezzo che è necessario per promuovere la legalità”. “Vi auguro di diventare dei bravi cittadini – ha concluso il Prefetto Zappalotto rivolgendosi ai ragazzi – rispettosi delle regole e della legalità e ringrazio Avviso Pubblico e Libera per il loro quotidiano lavoro, se non ci fossero loro per noi sarebbe molto più difficile trasmettervi certi messaggi”. “La storia della lotta alle mafie e alla corruzione ci ha insegnato che insieme alla magistratura e alle forze di polizia serve una concreta e forte azione di prevenzione, di cui la promozione e la diffusione della cittadinanza attiva e responsabile è il pilastro portante – ha affermato Edi Maria Neri, vicepresidente di Avviso Pubblico -  Per questo ringrazio la Regione del Veneto, ente socio di Avviso Pubblico, che con la legge 48 del 2012, ha deciso 6 anni fa e continua a proporre e a sostenere ancora oggi questo importante progetto di memoria e impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. “Grazie ragazzi per aver deciso di partecipare a questo percorso di approfondimento e di condivisione – ha dichiarato Marco Lombardo, referente di Libera Veneto – Vi ringraziamo perché così facendo contribuite e contribuirete al miglioramento della nostra vita. La conoscenza è il primo motore del cambiamento, solo allenandoci a percepire l’altro, solo aprendo gl’occhi possiamo smuovere le coscienze di tutti sulla presenza delle mafie nel Veneto”.

A seguire si è svolta la consegna del Premio “Legalità e Sicurezza”. I premiati dell’Edizione 2021 sono stati: Giuliano Basso, Sostituto Commissario della Questura di Padova, Mario Ferrato, Ispettore Superiore della Questura di Padova – Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, Fabio De Col, Vice Ispettore della Questura di Treviso, Roberto De Fina, Commissario della Questura di Venezia – Divisione Polizia Anticrimine, Andrea Cappellari, Commissario della Questura di Verona, Pierangelo Mancarella, Appuntato della Guardia di Finanza di Padova, Raffaele Iovino, Luogotenente della Guardia di Finanza – Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Venezia, Valentino Secondo Raiteri, Luogotenente carica speciale Arma dei carabinieri di Rovigo, Davide Bottazzo, Maresciallo Maggiore, Arma dei Carabinieri di Portogruaro e Andrea Marchesin, Comandante della Polizia Locale di Oderzo.

 

Successivamente è intervenuta Francesca Zottis, vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, che ha sottolineato l’importanza di restituire alla comunità i beni confiscati alle mafie, al fine di sottrarre potere alle organizzazioni criminali, di rompere il velo di omertà e di paura e di promuovere nuova consapevolezza sociale. La Giornata si è conclusa con la relazione del prof. Antonio Parbonetti, docente dell’Università di Padova che ha presentato alcuni risultati della ricerca sui beni confiscati in Veneto promossa dalla Regione. In Veneto sono 287 gli immobili sequestrati alle mafie e in gestione all’Agenzia nazionale che amministra i beni confiscati. Altri 129 immobili sono stati già affidati in gestione agli enti locali, ma solo 13 di questi sono stati restituiti ad un utilizzo sociale. E solo 10 dei 32 comuni veneti ‘affidatari’ degli immobili, terreni e fabbriche sequestrati e confiscati, ha dato pubblicità nel proprio sito internet ai fini di un riutilizzo sociale.  Alla Giornata, moderata dal Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico Pierpaolo Romani, hanno partecipato anche alcuni dei familiari delle vittime di mafia che nei mesi scorsi hanno portato la loro testimonianza nelle scuole. In particolare erano presenti: Pinuccio Fazio e la moglie, Sabrina Matrangola, Michela Pavesi, Cristina Marcadella, Silvia Stener e Rosa Quattrone.

Il percorso di formazione con le scuole, durato 5 mesi, ha coinvolto circa 900 studenti e studentesse insieme a più di 30 docenti, per un totale di 32 incontri, due per scuola.

L’evento è stato trasmesso anche in diretta sulla pagina Facebook di Avviso Pubblico.

La responsabilità editoriale e i contenuti di cui al presente comunicato stampa sono a cura di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

© RIPRODUZIONE RISERVATA