CRV - Ciambetti: “Unico vaccino è la cultura della legalità”

(Arv) Venezia 28 apr. 2020 –     “Unico vaccino possibile al male della corruzione e alle infiltrazioni delle mafie è la diffusione della cultura della legalità e la fiducia nel diritto e nella giustizia. Anche il Veneto non è immune dalla pervasività del fenomeno mafioso: le organizzazioni criminali vanno dove possono riciclare i loro proventi, inquinando i mercati, con pesanti effetti distorsivi economici e sociali. Le prime vittime sono i soggetti più deboli, soprattutto in questi tempi di pandemia”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti, intervenendo alle celebrazioni online della Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa dalla Regione Veneto e realizzata da Avviso Pubblico in collaborazione con Libera Veneto.

La Giornata regionale, nata dalla legge regionale n. 48 del 28 dicembre 2012 e arrivata alla sesta edizione, fa parte di un percorso che si sviluppa nel corso dell’anno scolastico coinvolgendo le scuole secondarie di II° grado del Veneto. Quest’anno vi hanno partecipato 16 istituti del Veneto, per un totale di oltre 900 studenti e studentesse e una trentina di docenti coinvolti.

“Cari ragazzi – ha esortato Ciambetti, rivolgendosi alle centinaia di studenti collegati online - leggete Falcone, leggete libri come ‘Uomini soli’, fortificate la vostra cultura e la vostra coscienza civica se volete essere uomini liberi. Il terreno di cultura di Cosa Nostra e delle organizzazioni mafiose è l’ignoranza, il silenzio, la mancata consapevolezza”.

“Il denaro sporco delle mafie può distruggere il nostro tessuto sociale – ha avvertito il presidente dell’assemblea legislativa del Veneto - La Giornata della memoria e dell’impegno, che la Regione Veneto ha inteso promuovere con una legge approvata all’unanimità, vuole essere il primo vaccino contro la cultura di morte e di violenza della mentalità mafiosa e criminale. È da momenti di confronto, di conoscenza e di riflessione come questo, dedicato a valorizzare il lavoro e l’impegno di quanti sono in prima linea nel tutelare la legalità e nel combattere il cancro dell’illegalità e del sopruso, che si alimenta la coscienza sociale del rispetto delle regole e della difesa del bene comune”.

“Un grazie sentito – ha concluso - a quanti di adoperano nella scuola, con passione e continuità, per educare le coscienze dei giovani: sono i cittadini di domani il primo vero baluardo della cultura della legalità”.

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