CRV - Ciambetti (LV): “Con voto pressoché unanime Consiglio ha approvato mia mozione

(Arv) Venezia 8 nov. 2022  - “Sulle Montagne non c’è fango: così recitava uno striscione degli alpini all’adunata nazionale di Torino nel 1988 e oggi il Consiglio regionale del Veneto con 43 voti favorevoli,  e un solo consigliere che non ha voluto esprimersi, ha approvato la mia mozione di sostegno all’Ana, mozione presentata nel maggio scorso, nel pieno delle polemiche dopo l’Adunata Nazionale di Rimini per ventilate e mai provate violenze o molestie perpetuate contro donne durante l’adunata alpina nella città romagnola”.  Roberto Ciambetti , presidente del Consiglio regionale del Veneto, manifesta “tutta la soddisfazione nel vedere il sostegno e la solidarietà dell’assemblea legislativa veneta nei confronti degli alpini e dell’Ana che li rappresenta, chiamati in causa in maniera strumentale e capziosa per violenze e  molestie che non hanno trovato riscontro al punto tale che l’unica denuncia presentata fu archiviata nel luglio scorso, dopo una dettagliata indagine dei Carabinieri,  su richiesta del magistrato inquirente mentre una seconda segnalazione pervenuta su Youpol della Polizia di Stato non ebbe seguito – spiega  Ciambetti – Eppure noi tutti ricordiamo come,  nel volgere di poche ore appena si diffuse la notizia di presunti abusi, si attivarono immediatamente gruppi organizzati giunti a persino a chiedere la sospensione delle adunate alpine e persino la televisione pubblica arrivò a parlare di almeno 150 casi di violenza mentre l’allora ministro della Difesa Lorenzo Guerini parlò di ‘comportamenti gravissimi’ aggiungendo che  che ‘molestie e violenze non devono mai e in nessun caso trovare giustificazione’. Nessuno mette in dubbio che le violenze e abusi sessuali non devono trovare coperture e giustificazioni ma quel clima arroventato e chiaramente strumentale era cosa ben diversa: per quel motivo, io presentai una mozione che raccontava invece quanto gli alpini avevano fatto nel nostro Paese, quanto essi si erano prodigati nel campo della protezione civile e della solidarietà e sulla scorta della loro storia, della realtà di fatti,  chiedendo al Consiglio regionale del Veneto il pieno sostegno all’Ana. Nei mesi successivi le denunce delle presunte violenze scesero a una che non trovò riscontro a dimostrazione di una campagna abilmente orchestrata contro una istituzione benemerita che non meritava il fango che le era stato gettato contro. Oggi il voto del Consiglio regionale e il dibattito a cui hanno contribuito tutti i gruppi hanno fatto giustizia di una calunnia ingiustificata e ingiustificabile, dimostrando il sentimento di riconoscenza trasversale che l’assemblea legislativa del Veneto nutre nei confronti delle Penne nere  e della loro associazione”.

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