CRV - Auditi rappresentanti Spisal Ulss Berica e Scaligera su infortuni sul lavoro e malattie prof.

(Arv) Venezia 8 set. 2022  - La Quarta commissione consiliare permanente ha ascoltato la dott.ssa Eugenia Priante, Direttore Spisal Ulss 8 Berica, e la dott.ssa Stefania Dolci, Responsabile Spisal Ulss 9 Scaligera, in ordine a “Infortuni sul lavoro e malattie professionali: attività ispettiva e inchieste svolte nei territori in cui operano gli Spisal”.

Ricordiamo che la Legge regionale 54/1982 “Prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro” ha istituito in Veneto gli Spisal, il cui principale obiettivo è la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie causate o correlate al lavoro, attraverso il miglioramento delle misure di controllo delle condizioni di rischio dei processi produttivi e la promozione della salute nelle comunità lavorative.

Con le audizioni di oggi, la Quarta commissione prosegue l’approfondimento del fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali nella nostra Regione, dando così seguito all’impegno, iniziato il 17 marzo 2022, e indicato come prioritario dai commissari.

La dott.ssa Priante ha denunciato l’insufficienza dell’organico Spisal, con la difficoltà di sostituire gli esperti tecnici andati in pensione e la necessità di tempo per formare in modo adeguato i nuovi tecnici della prevenzione. Questo, a fronte della realizzazione di grandi opere nel territorio, come un tratto della Pedemontana.

Tra i settori in cui si verificano più infortuni, spiccano quelli del manifatturiero, delle costruzioni, della logistica, del trasporto e della sanità. Dal 2010, si è comunque assistito a un decremento progressivo dell’andamento del numero di infortuni, anche se la curva si è ‘appiattita’ negli anni 2014- 2015.

Dal 2021, l’Ulss 8 Berica si è dotata di un proprio Osservatorio che permette un’analisi degli infortuni: a giugno 2022, gli infortuni sono stati 1721, verificati nel settore manifatturiero per una percentuale del 60%, a fronte di 4152 infortuni accaduti nel 2021. Questi dati servono per avviare una mirata azione di prevenzione- formazione. Quanto agli infortuni mortali, nel 2020 c’è stato un picco di 49 in Veneto, a fronte dei 44 del 2012 e dei 37 del 2013. Sul fronte delle malattie professionali, le patologie più frequenti hanno interessato l’orecchio e l’apparato muscolo- scheletrico.

I controlli effettuati dall’Ulss 8 Berica sono stati in linea con quanto richiesto. Da sottolineare l’attività dello Sportello di assistenza ed ascolto sul mobbing e la sottoscrizione, nel 2020, del Protocollo d’intesa per potenziare la salute e la sicurezza sul lavoro in ambiti particolarmente a rischio, con la contestuale attivazione di un organismo di coordinamento dell’attività di controllo. Grazie ai fondi delle sanzioni, nell’ultimo triennio sono stati realizzati 13 progetti di prevenzione a sostegno dei lavoratori e delle aziende del territorio, con il coinvolgimento delle parti sociali.

La dott.ssa Dolci ha reso noto che sono 96.671 le imprese attive nella provincia di Verona, per lo più di dimensione ridotte, con 404 mila occupati, operanti per il 50,7% nel settore dei Servizi e per il 13.8% nel commercio. Le imprese straniere sono 12.458, il 29% delle quali attive nel settore delle costruzioni.

Ogni giorno si registrano in provincia di Verona 21,4 infortuni denunciati e riconosciuti dall’Inail in occasione di lavoro, e 3,4 infortuni invalidanti. Il tasso di incidenza degli infortuni ha registrato un decremento dal 2010 al 2020: si è passati dal 33,2% del 2010 al 18,3% del 2020; tra i settori più a rischio, quelli del trasporto e del magazzinaggio.

Nei primi sette mesi del 2022, in provincia di Verona si sono registrati 8 infortuni mortali, il 27% dei casi regionali; 6 su 8 erano lavoratori autonomi; il 46% degli eventi infortunistici è avvenuto in agricoltura, prevalentemente per schiacciamento. Il 21% degli infortuni mortali ha invece interessato l’edilizia, per lo più per caduta dall’alto e investimento.

La terziarizzazione dell’impiego, la catena degli appalti, la frammentazione delle imprese, il decentramento produttivo, l’invecchiamento dei lavoratori e la multietnicità delle forze lavoro sono state individuate, tra altre, come le principali cause che incidono sugli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

L’Ulss 9 Scaligera pubblica sul proprio sito le schede degli infortuni mortali, per informare i cittadini, e in particolare datori di lavoro e lavoratori, sulle dinamiche degli eventi infortunistici, in ottica preventiva.

Nel 2021, sono stati 2.213 gli interventi di vigilanza effettuati. Rimane costante l’importo delle sanzioni comminate nell’ultimo triennio (773.579 euro nel 2021).

Rimane la difficoltà di rinnovare l’organico dello Spisal e di garantire in tempi accettabili la necessaria formazione dei neo assunti.

Tra le attività erogate dall’Ulss Scaligera, si evidenzia la formazione dei lavoratori per fronteggiare eventuali aggressioni.

Nella prossima seduta verranno ascoltati i restanti Spisal del Veneto per completare il quadro informativo in materia di infortuni sul lavoro e malattie professionali.

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